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Bruce Grobbelaar, l'ex portiere del Liverpool: "Quante persone ho ammazzato", la confessione-choc

Marta Beretta
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Una vita segnata non solo dai successi calcistici ma anche dagli orrori della guerra per Bruce Grobbelaar. L'ex portiere del Liverpool ha voluto raccontare al Guardian la difficile esperienza che ha dovuto affrontare alla tenera età di 18 anni. Nel 1975, è stato chiamato a prestare servizio militare per 11 mesi durante la guerra civile in Rhodesia come scout, ovvero, come addetto a seguire le tracce dei guerriglieri anti-governativi di Robert Mugabe. Quell'anno è stato definito da lui stesso il più duro della sua vita, a tal punto da non poter mai essere più cancellato dalla sua memoria per via della moltitudine di persone che ha dovuto uccidere per salvarsi. In particolare ci tiene a raccontare l'uccisione del suo primo uomo: "Era crepuscolo e riesci a riconoscere un uomo solo dal colore bianco degli occhi. In quel momento inizi a sparare e nell'aria c'è uno scambio di proiettili continuo. Quando cessa il fuoco vedi corpi dappertutto e la prima volta tutto quello che hai nello stomaco ti risale fino alla bocca". Bruce, però, non ha voluto dire quante persone ha ucciso. "Quanti? Non posso dirlo. Ho ucciso tante persone e me ne pento ma non posso cambiare il mio passato".

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