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Michael Schumacher, cosa si nasconde dietro il diluvio di notizie sull'ex campione di Formula 1

Matteo Legnani
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Certo, ci sono i 5 anni dal tragico incidente sulle piste di Meribel che si avvicinano, il prossimo 29 dicembre. E poi i 50 anni il prossimo 3 gennaio. Ricorrenze importanti nel dramma che da quel giorno di fine dicembre 2013 sta vivendo (o "non vivendo") l'ex campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher. E forse, scrive Benny Casadei su Il Giornale, è per questo che negli ultimi tempi sono apparse notizie/non notizie sull'ex pilota tedesco: prima, due settimane fa, la presunta intervista inedita, che in realtà era in rete da anni come ha poi precisato la famiglia Schumacher, l'ultima rilasciata da Michael prima dell'incidente. Quindi, il racconto di padre Georg sulla visita a Schumi: "Gli ho tenuto le mani, sente l'amore di chi gli sta intorno..." uscita pochi giorni fa sui giorrnali ma risalente in realtà all'estate 2016. Infine, roba ancor più recente, il racconto del presidente della Fia ed ex artefice al muretto dei successi Ferrari Jean Todt, che ha riferito di aver "visto il Gran premio (di Abu Dhabi, ndr) con Michael. Che non vuol dire che ne abbiamo parlato o lo abbiamo commentato...". Cosa si cela dietro questo ritorno mediatico del grande campione? Solo l'approssimarsi dei 5 anni dall'incidente sugli sci o del cinquantesimo compleanno? O forse anche l'ormai imminente arrivo del figlio Mick in Formula 1? O, si chiede Casadei, c'è altro, che sia molto piuù importante: un risveglio o un addio del grande campione chiuso nella villa castello sul lago di Losanna? Leggi anche: Schumacher "non è in coma". Stato vegetativo, l'agghiacciante verità: "Nessun medico..."

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