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Lazio-Samp, che show: all'Olimpico finisce 2-2. Saponara, rete al 99esimo

Andrea Tempestini
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Emozioni a non finire all'Olimpico. Lazio e Sampdoria danno vita a un 2-2 spettacolare che serve poco in termini di classifica a entrambe le squadre in una gara che regala il meglio in coda. I biancocelesti dominano per lunghi tratti il match ma vengono sorpresi a metà primo tempo dal solito Quagliarella, a segno per la quinta gara consecutiva. Nella ripresa il forcing dei ragazzi di Inzaghi si concretizza solo al 34', quando Acerbi sugli sviluppi di un calcio d'angolo trova la zampata dell'1-1. I padroni di casa non si accontentano e nel recupero completano la rimonta grazie al rigore trasformato da Immobile, ma, al 99', Saponara gela l'Olimpico regalando un pareggio ormai insperato ai blucerchiati. Inzaghi conferma il 3-5-2 con Caicedo che vince il ballottaggio con Correa e Luis Alberto come spalla dell'intoccabile Immobile. A destra Patric rileva l'infortunato Marusic, in cabina di regia c'è Badelj affiancato da Parolo e Milinkovic-Savic. Dalla parte opposta qualche variazione in più per Giampaolo. C'è Colley e non Tonelli affianco ad Andersen al centro della difesa. Ekdal torna a possedere le chiavi del centrocampo, Ramirez confermato come trequartista dietro le due punte Quagliarella-Caprari. Primo brivido al 13': un rinvio errato di Audero viene intercettato da Caicedo, la palla finisce a Immobile che insacca: Massa annulla però tutto per fuorigioco dell'attaccante campano. La Lazio è in palla e tre minuti più tardi uno scavetto di Immobile trova sul palo opposto Patric, che arriva in corsa e manda alto sopra la traversa. Nel momento migliore dei padroni di casa, a colpire però è la Sampdoria. Cross al bacio dalla sinistra di Murru sul palo opposto dove sbuca Quagliarella, che brucia Lulic e batte Strakosha. Il gol dei liguri scatena la reazione rabbiosa della Lazio, che si aggrappa alle giocate del proprio bomber. Al 26' un tiro di Immobile viene disinnescato da Audero, poi tocca a Colley sbrogliare la matassa. Sul finire del primo tempo Caicedo di testa prolunga in profondità per Immobile, che strozza troppo il tiro e manda a lato. L'ex centravanti del Torino e del Borussia Dortmund è ancora protagonista un minuto dopo: da posizione defilata fa partire una conclusione che viene sporcata da Bereszynski, cambia traiettoria e finisce contro il palo a portiere battuto. Nella ripresa il copione non cambia. La Lazio spinge con insistenza alla ricerca del pari, la Samp si difende e prova a ripartire, anche se con scarsi risultati. Al 6' Lulic con un tiro cross impegna Audero, tre minuti più tardi Parolo riceve palla in profondità da Immobile e calcia di prima intenzione sull'esterno della rete. I biancocelesti sono tanto belli quanto imprecisi, Inzaghi opta così per forze fresche inserendo Correa e Cataldi. Gli ospiti non riescono a mettere il naso fuori dal guscio e badano esclusivamente a difendersi. Andersen è provvidenziale nell'anticipare Immobile da due passi dopo una discesa pericolosa di Radu sulla sinistra. Quagliarella al 26' con un tiro dalla distanza dai suoi prova a far respirare la squadra di Giampaolo, ma la morsa dei padroni di casa è costante. Al 26' Immobile in contropiede con una magia manda Correa in porta, ma il tiro dell'argentino viene respinto di piede da Audero. Poco dopo ci provano anche Radu, con palla a lato sugli sviluppi di un calcio da fermo, e Milinkovic-Savic, che stoppa elegantemente e conclude troppo centralmente. La porta dei liguri sembra stregata per i biancocelesti, ma al 34' l'incantesimo si spezza. Su calcio d'angolo colpo di tacco illuminante di Parolo per Acerbi, che sbuca dalle retrovie e da due passi fulmina Audero. La Lazio non si accontenta e vuole l'intera posta in palio, ma al 40' Milinkovic di testa spreca mancando lo specchio della porta di testa dopo aver sovrastato Andersen. Qualche minuto dopo Audero per poco non la combina grossa bloccando in due tempi una conclusione innocua di Immobile. Il meglio però deve ancora venire: nel recupero la Samp rimane in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Bereszynski, sugli sviluppi della punizione battuta da Luis Alberto, entrato nella corrida finale, Andersen tocca il pallone con il gomito. Per Massa, dopo un lungo consulto al Var, è rigore: Immobile non sbaglia e sembra completare la rimonta per una festa tutta laziale. Non ha fatto i conti però con Saponara, che nel nono minuto di un recupero interminabile si infila tra i due centrali biancocelesti e in acrobazia sorprende Strakosha. E qui si conclude lo show. di Alberto Zanello (LaPresse)

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