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Claudio Gentile e il calcio marcio, "ecco perché non mi fanno più lavorare". Vergogna Nazionale

Giulio Bucchi
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È stato uno degli eroi mundial del 1982, Claudio Gentile. Una gloria della Juventus e della Nazionale che da anni però è lontano dal pallone, bandito e cacciato. Nonostante, spiega al Giorno il mitico Gheddafi, 65 anni, lui nel 2004 e Vittorio Pozzo nel 1936 siano stati gli unici ct italiani a vincere una medaglia nel calcio alle Olimpiadi.  Dopo l'avventura con l'Under 21, però, il nulla o quasi. "Siamo un Paese fatto così. Uno Stato che privilegia i raccomandati smette di vincere. Nel calcio e anche in generale. Io sono stato emarginato dal sistema perché non stavo al gioco". L'uomo che fermò Maradona e Zico in Spagna così è costretto a stare a guardare. In panchina, anzi nemmeno più quella. "Io convocavo chi meritava la maglia azzurra, non ascoltavo consigli interessati e suggerimenti pelosi. Tutto qua". Qualche chiamata da oltre confine è arrivata, ma dall'Italia nulla: "Ci sono allenatori che perdono e nessuno li tocca, però non mi rassegno, magari un giorno un presidente che ha voglia di lavorare con me lo trovo. Sono un tipo tignoso".

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