Zvonimir Boban, lo sfogo dopo gli scontri di Inter-Napoli: "Una vergogna dell'umanità"

Zvonimir Boban non ha mai usato giri di parole e non è cambiato ora che indossa i panni di vicesegretario della Fifa. Dal palco del Globe Soccer a Dubai ha infatti definito «una vergogna del calcio e dell' umanità» gli scontri avvenuti prima di Inter-Napoli nei pressi di San Siro la sera di Santo Stefano in cui ha perso la vita Davide Belardinelli, ultrà del Varese. Secondo il croato, «la partita sarebbe stata da sospendere». A Sky Sport, Boban ha poi spiegato che non bisogna generalizzare il tema della violenza, accusando ad esempio «l' intero popolo nerazzurro» perché i colpevoli sono soltanto «l' uno percento, e per questa minoranza non si può fermare il calcio». Sulle possibili soluzioni del problema della violenza nel calcio, il vicesegretario della Fifa è in linea con il presidente Infantino, per il quale «bisogna andare a cercare i violenti uno per uno e metterli in prigione, come fece la Thatcher in Inghilterra». La Fifa quindi fa appello ai governi affinché «cambino le leggi e collaborino con i club, che in questo senso possono aiutare: solo così si romperà il circolo vizioso». Anche sui temi più leggeri, come l' effettiva utilità del Mondiale per Club e della Confederations Cup per le nazionali, Boban non usa mezzi termini, definendole «competizioni inaccettabili che non soddisfano nessuno, di cui ci si deve liberare». L' idea sarebbe cancellare la Confederations e sostituire invece il Mondiale per club, che si disputa ogni anno a dicembre, con «una competizione a cadenza quadriennale, con 8 gruppi da tre squadre» in modo tale da poter «organizzare meglio la stagione ed evitare l' aumento di partite», come hanno richiesto le società. Secondo Boban, per queste ultime la Fifa dovrebbe avere un occhio di riguardo, essendo «le fondamenta dell' intero sistema calcistico». Il vicesegretario della Fifa ha poi concesso un parere sul Milan, la sua ex squadra: «I rossoneri possono conquistare un posto per la Champions. Di Gattuso ho stima e rispetto, sta portando avanti un buon lavoro». di Claudio Savelli