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Chiesa, roba da bomber: una doppietta al Torino. Fiorentina, ok nel finale

Davide Locano
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Sarà anche Frecciarossa Cup, ma al «Grande Torino» per 88 minuti Toro e Fiorentina hanno viaggiato al piccolo trotto, quasi fosse un' amichevole di quelle messe in piedi in vista della ripresa. Poi è bastata un' accelerazione di Simeone, figlia anche della distrazione di Djidji, per lanciare Simeone che di benzina in serbatoio ne aveva ancora molta, con Federico Chiesa pronto a farsi trovare libero sulla ribattuta di Sirigu ed è calato il sipario. Poi, certo, c' è stato anche il raddoppio del figlio di Enrico in pieno recupero a dare un aspetto sin troppo punitivo per i granata, ma nulla cambia alla sostanza di una gara che nessuno probabilmente meritava realmente di vincere ma dovendo per forza esprimere una qualificata ha premiato semplicemente chi ci ha creduto di più. Il Toro nel primo tempo non si è mai visto, se non per gli interventi decisivi di Sirigu che ha salvato la sua rete prima su una conclusione di Veretout dal limite, poi soprattutto su Mirallas dopo un assist dell' ex Benassi. La squadra di Mazzarri ha osato di più nel quarto d' ora iniziale della ripresa creando un paio di opportunità con Iago Falque e De Silvestri mentre Belotti ancora una volta ha vissuto una giornata d' ombra e i fischi finali della Maratona sono stati per la squadra ma in primis per il suo capitano. Stefano Pioli, che conferma la sua ha tradizione favorevole con il Toro, è soddisfatto soprattutto per la risposta dei suoi dopo la pausa: «Una partita difficile giocata su un campo molto scivoloso. Era complicato manovrare bene la palla, anche per la pressione del Torino. Siamo stati molto bravi a gestire la gara e segnare prima che si complicasse ulteriormente. Abbiamo sofferto sulle palle inattive, dove il Torino ha creato qualche occasione, ma noi ci abbiamo messo molto carattere e per i miei ragazzi è un grande risultato». E ora i viola attendono la vincente di Roma-Entella in programma oggi. di Federico Danesi

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