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Milan, arriva Piatek. Cutrone pronto a "fare fuori" anche lui

Matteo Legnani
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Kalinic, André Silva, Higuain: il prossimo nome sulla lista di Patrick Cutrone sarà quello di Krzysztof Piatek. Il polacco fa un passo in avanti verso il Milan dove si giocherà il futuro con la complicata concorrenza del baby rossonero. Ieri - venerdì, «piatek» in polacco - l' incontro in centro a Milano tra Leonardo, l' agente Giuffrida e i vertici del Genoa è servito ad avvicinare le parti: si lavora su una base di 15 milioni per il prestito oneroso e 25 più bonus per il riscatto, ma non è arrivata la fumata bianca. Il Diavolo tenta di inserire nella trattativa come contropartite l' ex rossoblù Bertolacci (valutato 5 milioni) e Halilovic. I liguri, intanto, vogliono subito reinvestire: oltre a Sturaro, con la Juve si parla di Piaca (oggi ai margini nella Fiorentina). Considerando anche gli 1,8 milioni lordi fino a giugno - lo stipendio salirà poi a due milioni - il 23enne Piatek costerà al Diavolo anche meno di Higuain. La cena - A 31 anni l' argentino sarebbe pesato sul bilancio altri 18 milioni fino a fine stagione e 36 di eventuale riscatto. Come rivelato dal Sole 24 Ore, la formula ha ricevuto l' ok da parte dell' Uefa in ottica fair play finanziario convincendo così anche l' ad Ivan Gazids. Nel frattempo, il Pipita si è allenato con il gruppo ma con la testa già al Chelsea dopo la cena di giovedì sera con Castillejo e alcuni amici («non una cena di addio coi compagni», assicurano da via Aldo Rossi). Maurizio Sarri, infatti, aveva aperto la porta al ricongiungimento con il suo pupillo: «Ho parlato con Marina (Granovskaia, plenipotenziaria dei Blues, ndr), lei conosce il mio pensiero. Sta lavorando duramente per accontentarmi». A liberare il posto all' argentino sarà Alvaro Morata, destinato all' Atletico Madrid che nel frattempo si sbarazzerà dell' altro ex rossonero Kalinic, in prestito con diritto di riscatto al Monaco. Il croato è stato la prima vittima di Cutrone: pagato 25 milioni, il preferito di Vincenzo Montella ha chiuso la scorsa stagione con appena sei gol in campionato. Meno dell' ex Primavera ne ha totalizzati 18 tra Italia ed Europa. Numeri impressionanti per un ragazzo destinato inizialmente ad andare in prestito al Crotone. Il club ha così deciso di investire su di lui piuttosto che dare un' altra chance ad André Silva: quotato 38 milioni, il portoghese è finito al Siviglia dove ha dimostrato finora buone cose. Abbastanza da portare al riscatto da parte degli andalusi, non per farlo rimpiangere di fronte all' esplosione di Patrick. Tra Pipita e pistolero - Cutrone non si è lasciato scoraggiare nemmeno di fronte alla concorrenza di un monumento come Higuain: il duello tra di loro a metà stagione recita 9 reti a otto per il rossonero «vero». Più una traversa pesantissima che avrebbe potuto cambiare il destino della Supercoppa italiana contro la Juve. In tutto sono 13 le reti di Cutrone in 18 mesi di A, proprio come quelle di Piatek in 18 presenze. Tra il Pipita, il Pistolero polacco e il baby Diavolo, quest' ultimo è l' unico sicuro di esserci lunedì a Marassi per Genoa-Milan che sarà l' occasione per rivedersi tra le due dirigenze (anche se il nuovo appuntamento potrebbe arrivare martedì). Una squalifica ha tolto il polacco da ogni imbarazzo, mentre il Diavolo dovrà rinunciare a Kessie, Calabria e Romagnoli oltre a Gattuso e al dottor Mario Brozzi. Il medico ha raccontato così su Twitter il perché della sua squalifica a Gedda: «Preoccupato delle reazioni dei ragazzi, nel tentativo di allontanarne uno dal direttore di gara gli ho detto: "Vieni via, non ci parlare, altrimenti completiamo l' opera". Al quesito arbitrale "cosa vuole insinuare?", ho risposto: "Nulla, desidero sottrarre la beffa al danno"». di Francesco Perugini

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