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Milan, Luciano Moggi: il miracolo di Gennaro Gattuso

Davide Locano
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Si parte con la Roma in casa contro il Toro. Gara divertente per i 5 gol; Di Francesco felice per i tre punti, meno per quel che la squadra gli ha fatto vedere. Considerando l' altalena tra gol giallorossi e rimonte toriniste, è stata una sfida fuori dagli schemi, come succede spesso alla Roma, il cui attacco è tra i migliori del campionato (37 gol fatti), mentre la difesa è tra le peggiori (26 subiti). Colpa di un centrocampo portato a privilegiare più la ricerca del gol che il gioco d' assieme. Se infatti Dzeko ha segnato solo 2 gol è perché poco servito e male. Se il reparto arretrato subisce tanto è perché il centrocampo non fa filtro e la difesa, molto lenta, subisce spesso ripartenze veloci e difetta per caratteristiche nell' uno contro uno. Nonostante ciò è quinta. L' Inter, nel Meazza deserto, fa 0-0 col Sassuolo e ringrazia Handanovic. Nerazzurri molli di testa e gambe, poco propositivi dal centrocampo in su, a partire da Icardi che, mal servito, non si è preoccupato di andare in cerca di palloni. Bene, al solito, la difesa che non prende gol. In proposito, l' Inter avrebbe intenzione di tesserare a giugno l' ottimo Godin (Atletico Madrid). Se è vero, si fatica a capirne la necessità, per i 34 anni e per come potrebbe rinforzare un reparto già tra i migliori, che ha in panchina Miranda. Per seguire le orme della Juve sarebbe più opportuno prendere un uomo decisivo in altri ruoli, magari Messi... Leggi anche: Moggi, Gattuso e la vergogna del Milan Napoli-Lazio comincia fuori dal campo. De Laurentiis minaccia di ritirarsi dal calcio vista la poca volontà da parte di chi comanda di migliorare le regole: ovvio il riferimento ai cori razzisti su Koulibaly. Ne prendiamo atto ma fatichiamo a credergli visto che oltre al Napoli ha acquistato da poco il Bari. Riguardo poi ai buu, in un Paese normale dovrebbero essere intesi come sfottò, parte quindi del folklore. Basterebbe non trasformarli in un quasi reato e, senza quelle regole atte a svuotare gli stadi, probabilmente sparirebbero. Se poi la partita è intesa come intrattenimento, non si può vietare ai tifosi di assistere senza sfogare la loro passione: basta che non ci sia violenza. D' altra parte i giocatori, per primi, privilegiano gli stadi pieni, perché la grande affluenza porta soldi ai club e lauti stipendi per loro. Crediamo che Koulibaly abbia applaudito l' arbitro per aver ricevuto un' ammonizione ritenuta ingiusta: se così non fosse gli ricordiamo che Kean in Bologna-Juve di Coppa Italia rispose ai buu segnando e ammutolendo lo stadio. E avete visto Zapata, idolo di Bergamo? E ora la partita. Vince nettamente il Napoli con un primo tempo esaltante. Da dimenticare quello laziale, squadra molle con un centrocampo privo di forza e idee. Cambia tutto quando Inzaghi sostituisce Lukaku con Correa, l' unico che, saltando gli avversari, ha creato spazi per Immobile, mandandolo in gol e riaprendo la gara. L' espulsione di Acerbi ha fatto il resto. Vittoria comunque strameritata per Ancelotti (4 pali colpiti); è il frutto del buon lavoro del mister che ha saputo supplire anche ad assenze importanti e fatto capire che tutti possono essere titolari e riserve allo stesso tempo, e si devono far trovare pronti. Vince 2-0 il Milan col Genoa, salvato da Donnarumma. Cutrone non calcia mai in porta, per gli stessi motivi per cui se ne va Higuain: centrocampo inadeguato. Alla luce di quanto fatto dai rossoblù, i tifosi genoani avrebbero ragione ad incavolarsi per la partenza di Piatek. Allo stesso modo dei milanisti per il suo acquisto e l' addio di Higuain. Ma di chi possa dare ordine e dettare i tempi a questa squadra non si parla? Povero Gattuso! Ciò nonostante è quarto in classifica. Perdonateci se oggi accenniamo solamente alla Juve: è inarrestabile, che altro dire? di Luciano Moggi

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