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Walter Sabatini confessa: "Ero in coma e ho visto il paradiso, era un supermercato"

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Davide Locano
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Qualche mese fa Walter Sabatini è stato molto male. Oggi ha deciso di raccontare i dettagli di quel periodo: "Il mio corpo da anni mi mandava segnali clamorosi. Quel sabato dovevo partire per la Cina, avessi preso quell'aereo sarei morto. Il venerdì notte tra cortisone in vena e ansiolitici mi avevano un po' stabilizzato poi sono sparito dalla vita. Mentre ero in coma penso di aver visto il paradiso, sembrava un supermercato". Una ricostruzione toccante e un pizzico surreale. Leggi anche: Quando Sabatini era in terapia intensiva Il direttore dell'area sportiva della Sampdoria si è confessato al Secolo XIX: "L'ultimo ricordo di quel momento è uno scambio di messaggi con Osti, ancora oggi non ho idea di ciò che i farmaci mi hanno fatto credere succedesse". Sabatini ha dovuto smettere di fumare, suo grande vizio, a forza: "Prendo quindici tranquillanti al giorno perché non c'è un solo minuto del giorno in cui non penso alle sigarette, la mia vita era scandita dal fumo. Vivere senza è una tragedia ma ho un obbligo verso chi mi vuole bene".

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