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Juventus, toto-allenatori dopo Allegri: Mihajlovic low cost, scippo Conte o un clamoroso schiaffo all'Inter

Giulio Bucchi
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Come da prassi, dopo l'addio ufficiale di Massimiliano Allegri alla Juventus impazzisce il toto-allenatori. Come in una scena di fantozziana memoria, girano voci incontrollate. Chi sostituirà il livornese a Vinovo? Innanzitutto, la pista esotica: Pep Guardiola dal Manchester City (lui ha smentito), Jurgen Klopp dal Liverpool (ha già detto di volersi prendere un anno sabbatico quando lascerà i Reds), Mauricio Pochettino dal Tottenham (contratto da 20 milioni di euro, troppi). Leggi anche: "Ha vinto Nedved. E ora la Juve rischia grosso". Inquietante Sconcerti: dopo Allegri, rovina sportiva? Pista low cost "interna", come fu tutto sommato quella di Allegri dopo il traumatico addio di Antonio Conte nel 2014, a stagione quasi iniziata: Giampiero Gasperini dall'Atalanta (cresciuto proprio in bianconero) o Sinisa Mihajlovic dal Bologna (nel 2014 fu sondato per il dopo-Conte). Suggestioni da ex: Didier Deschamps (campione del mondo in carica con la Francia, ma ex bandiera della Signora da calciatore e allenatore nell'unica stagione in B, 2006/07) e soprattutto Antonio Conte, che potrebbe venir "scippato" a Marotta e all'Inter, a cui da giorni pare vicinissimo. Infine, c'è la pista CR7, intesa come nomi assai graditi a Cristiano Ronaldo (che avrebbe inciso sull'addio di Allegri): Jardim, tecnico portoghese del Monaco (bravissimo con giovani e plusvalenze, strategia che intriga Nedved). E poi lui, Josè Mourinho. Lo Special One è l'anti-Juve per eccellenza, uomo simbolo dell'interismo, ma al tempo stesso garanzia di pragmatismo e carisma. Certo, innescherebbe una guerra termo-nucleare con l'Inter. E forse, per chi cerca un rilancio prima emotivo che tecnico, potrebbe essere perfetto. 

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