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Antonio Conte, l'Inter si svena: ecco le cifre dell'ingaggio

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Davide Locano
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I primi a muoversi sono stati quelli dell' Inter. Per la panchina hanno pensato ad un vecchio nemico come Antonio Conte, per guidare i nerazzurri al posto di Luciano Spalletti. Un pensiero che, tradotto in soldoni, significa un grosso investimento per le casse interiste. Dai sette milioni all' anno concordati con Spalletti, si passerebbe ai dodici promessi all' ex juventino. La società di Suning ha così deciso di svenarsi economicamente per rilanciare il progetto di tornare ad essere vincenti in Italia e in Europa. EX NEMICO L'idea di fare dei grandi investimento per la direzione tecnica, coinvolge anche altre big della serie A. Come, per esempio, la Juventus obbligata a scegliere l' erede di Allegri. Il nome più accreditato, anche in questo caso, sarebbe un ex nemico: Maurizio Sarri. L' uomo che per tre anni, con il suo Napoli, ha sfidato Allegri e compagni nella lotta per lo scudetto. Per avere Sarri, sempre che la società di Agnelli non abbia un asso nella manica tenuto nascosto, dovrebbe sborsare 5.5 milioni di euro, per liberare il mister italiano legato al Chelsea. È la clausola imposta dal proprietario dei Blues Abramovic, per sciogliere il contratto che lega l' allenatore italiano fino al 2021. L' indiscrezione è riportata dal tabloid inglese The Sun, che riferisce anche di un incontro del presidente del club inglese, Bruce Buck, con Andrea Agnelli. La Juve poi trovato l' accordo con gli inglesi, dovrebbe poi trovarlo con Sarri. L' ex mister del Napoli guadagna attualmente 6.4 milioni di euro all' anno. Per mettersi alla guida di Ronaldo e compagni chiederebbe lo stesso contratto di Allegri (7 milioni). E sarebbe una spesa non indifferente per le casse bianconere, dovendo aggiungere anche la clausola imposta dal Chelsea. Chi, invece, tende al risparmi è il Milan. Dopo il benservito a Gattuso, la società rossonera ha puntato le sue attenzioni su Simone Inzaghi (il favorito) e Marco Giampaolo (il tecnico che più piace a Maldini). Per il tecnico laziale, scelto dall''ad Gazidis, bisognerà trovare l' accordo con Lotito. L' allenatore ha un contratto con il club capitolino fino al 2020 e gli incontri dei giorni scorsi con il presidente Lotito non hanno portato ad alcun accordo con le parti distanti tra domanda (di adeguamento del vincolo contrattuale) e offerta. Domani Inzaghi jr parte per le vacanze in Usa. In agenda è previsto un altro incontro con il presidente della Lazio, forse quello decisivo. Probabilmente i due si vedranno già oggi. Inzaghi metterebbe sul tavolo il triennale da 2.5 milioni di euro che il Milan gli ha offerto. Un milione in più di quello che prende dalla Lazio. Convincere Lotito, però, non sarà facile. Il muro alzato dal presidente biancoceleste porterebbe il club di via Aldo Rossi ad orientarsi su Marco Giampaolo. A maggior ragione - scrive l' esperto di calciomercato Alfredo Pedullà - se Paolo Maldini dovesse accettare il nuovo ruolo propostogli da Gazidis, che gli consentirebbe più operatività e più autonomia sul mercato. IPOTESI STRANIERA Giampaolo oltre ai rossoneri interessa anche alla Roma che ha messo gli occhi su De Zerbi (che piace però anche al Milan) e su un paio di tecnici stranieri: Blanc e Benitez. Sullo sfondo anche l' idea Gattuso che potrebbe anche finire nel mirino della Lazio, in una sorta di ipotetico scambio con Inzaghi. Insomma una girandola di nomi e di cifre che sembrano confermare quel detto che recita: «Chi più spende, più guadagna». Ed è quello che ha intenzione di fare anche l' Atalanta, da sempre attenta ai conti, ma che dopo l' eccezionale qualificazione in Champions ha deciso di non fermarsi più. Nessuna rinuncia a Gasperini, il creatore del sogno atalantino, al quale è stato fatto firmare un nuovo contratto fino al 2022 con opzione per un ulteriore anno. Con un ingaggio ritoccato da 1,5 a 2,2 milioni. di Giampiero De Chiara

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