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Antonio Conte e Mauro Icardi, la profezia di Mario Sconcerti: "Così l'Inter si sta facendo male da sola"

Giulio Bucchi
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Il grande rischi dell'Inter? Secondo Mario Sconcerti è quello di "farsi male da sola", in particolare con la gestione di Mauro Icardi. L'editorialista del Corriere della Sera sottolinea come il bomber argentino in rotta da mesi con Suning e, pare, fuori dai radar di Antonio Conte, "sarà l'affare più importante del mercato dovunque andrà a giocare in Italia. Costa la metà di un anno fa e vale la metà di quanto varrà l'anno prossimo". Ecco perché cederlo in Italia sarebbe un suicidio, tecnico ed economico. "Fra l'altro, l'Inter ha praticamente assolto i suoi obblighi di Fair play finanziario. Icardi non potrebbe nemmeno più essere utile per questo, è diventato tardi" e "davanti ai danni che sta portando perdono d'importanza anche i torti e le ragioni". Leggi anche: Wanda Nara smentisce la telefonata ad Antonio Conte. Icardi, è mistero fitto Il compito di ricucire dunque spetta a Conte, neo-tecnico nerazzurro: "Credo che un allenatore debba gestire anche i panni sporchi della famiglia, non solo le sue aperture sul futuro. Icardi è un problema comune, di Conte e dell'Inter. Proviamo con cautela a riconsiderarlo anche una risorsa". Magari a fianco di Edin Dzeko, perché, conclude ironicamente Sconcerti, "non sarebbe un sacrificio enorme",

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