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Milan, il retroscena su Spalletti: "Perché ha detto no". La telefonata nella notte, chi ha fatto lo sgambetto

Stefano Boffa
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Nella giornata del 7 ottobre, Luciano Spalletti sembrava già seduto sulla panchina di San Siro a tinte rossonere. Poi, la brusca frenata nella nottata e il giorno dopo arriva l'allungo decisivo di Stefano Pioli, che oggi ha firmato in sede il contratto che lo legherà al Milan per 2 anni a 2 milioni di euro a stagione e dirigerà il suo primo allenamento nel pomeriggio. Cosa ha portato al fallimento della trattativa del tecnico di Certaldo con il Diavolo? Molto probabilmente, l'Inter. Come ha reso noto il Corriere dello Sport, Spalletti avrebbe avuto uno scontro con l'ad nerazzurro Beppe Marotta sulla buonuscita: l'allenatore toscano non avrebbe preso bene l'avvicendamento con Antonio Conte, al quale gli hanno fornito il doppio dello stipendio e gli hanno preso tutti i giocatori da lui richiesti attraverso uno spendi e spandi che lui, quando era sulla panchina interista, non aveva mai visto (senza dimenticare le questioni di Icardi e Nainggolan, sbolognati al Psg e al Cagliari). Per tale motivo, Spalletti aveva richiesto per liberarsi (senza nascondere un certo sentimento di ripicca) l'intera annualità, così da poter andare al Milan (5,4 milioni), con cui aveva già un accordo. Marotta, però, non ha voluto sentire ragioni e si sarebbe fermato a 2,7 milioni (ovvero, il resto dell'annualità ancora non pagata dalla società). La trattativa si interrompe e nemmeno la telefonata nella nottata di ieri tra il tecnico e il presidente della Beneamata Steven Zhang è riuscita a risolvere la questione. Ormai Pioli era già arrivato a Milano nella nottata di ieri ed era già a cena con la dirigenza rossonera per discutere sulla firma, la quale era praticamente una formalità. Leggi anche: Milan, Spalletti si allontana: ora è Pioli la prima scelta. Nel pomeriggio la firma Una sconfitta per entrambe le parti in causa: lo è per Spalletti perché, non approdando più al Milan, non ha potuto vendicarsi con l'Inter per quello che lui considera un torto subito; lo è per l'Inter perché la busta paga di Spalletti le resta ancora sul groppone almeno fino al termine della prossima stagione. Non è detto che non ci possa essere un ritorno di fiamma in estate tra Spalletti e il Milan, ma il tutto dipenderà anche dai risultati che Pioli potrebbe ottenere.   

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