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La resurrezione di Kalinic: Cagliari-Roma finisce 3-4. Giallorossi in scia alla Dea

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Davide Locano
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Una girandola di emozioni e di gol che alla fine premia la Roma. Il Cagliari cade 4-3 in casa dopo esser passato in vantaggio e aver poi inseguito i giallorossi per tutta la partita. I sardi non riescono ad uscire dalle crisi, rimediando la terza sconfitta consecutiva, mentre la squadra di Fonseca tiene il passo dell'Atalanta restando in scia al quarto posto. E, per il rush finale di stagione, potrebbe aver acquistato un Nikola Kalinic in più: dietro il colpo in Sardegna c'è infatti lo zampino dell'attaccante croato, autore della doppietta nel primo tempo che ha ribaltato il match cambiando la storia della gara. Fonseca dopo la trasferta in Belgio cambia la sua Roma ricorrendo a un turnover abbondante: davanti riposa Dzeko (c'è Kalinic), in mezzo spazio allo spagnolo Villar accanto a Cristante. Conferma per Kluivert nel terzetto offensivo completato da Under e Mkhitaryan. Maran invece avanza Nainggolan accanto a Joao Pedro a ridosso dell'unica punta Paloschi, preferito a Simeone. Il primo spicchio del match è favorevole alla Roma, che sfiora più volte il vantaggio in particolare con una traversa colpita da Under, ma alla fine a sbloccare il risultato sono invece i padroni di casa, che confezionano l'1-0 sull'asse Oliva-Joao Pedro, con il brasiliano bravo a trovare l'angolino giusto. La gioia del Cagliari dura però giusto un paio di minuti: l'errore di Luca Pellegrini sul cross di Kolarova spiana la strada a Kalinic, che in tuffo di testa non sbaglia. L'attaccante ex Milan e Fiorentina si fa trovare al posto giusto anche dieci minuti più tardi convertendo in rete l'ottima giocata di Mkhitaryan. Nell ripresa la Roma parte ancora una volta meglio ma Kluivert da fuori area centra la traversa. Per l'olandese la gioia del gol è solo rinviata di qualche minuto visto che al 19' confeziona il tris in contropiede su sponda aerea di Kalinic. Maran a quel punto ribalta il suo Cagliari - in evidente difficoltà - buttando nella mischia Gaston Pereiro e Simeone per Ionita e Paloschi. E la mossa risulta efficace: proprio il centrocampista a un quarto d'ora dalla fine trova il jolly da fuori area risvegliando l'ardore della sua squadra e di tutta la Sardegna Arena. Ancora una volta però i padroni di casa pagano le disattenzioni difensive: sulla punizione di Kolarov Mkhitaryan sfiora (forse) il pallone quanto basta per superare Olsen. I sardi hanno almeno il merito di non demordere e tornano sotto ancora una volta con il sigillo di Joao Pedro, bravo a correggere in rete il rigore parato da Pau Lopez e fischiato per un tocco con il braccio di Smalling. I sei minuti di recupero si giocano più sul filo dei nervi che con il pallone e alla fine a sorridere sono solo gli ospiti. Il Cagliari cade ancora: per Maran, in un clima di accesa contestazione, la situazione si complica sempre più. di Alberto Zanello (LaPresse)

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