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Barbara la rottamatrice,pronta a comandarenel Milan ma anche...

Matteo Legnani
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E' difficile non vedere in Barbara la "rottamatrice" del Milan. Colei che caccia dal club più titolato del mondo il suo artefice. ma anche colui che è lì da 28 anni e che nelle ultime stagioni, va detto, non era più brillante come in passato. E la cui gestione, quest'anno, ha portato il Milan vicino alla zona retrocessione. Galliani se ne andrà, forse dopo il serby del 22 dicembre, forse chissà già oggi. Dopo la cena di ieri sera a villa San Martino, Berlusconi sarà oggi a Milanello per chiarire a squadra e stampa il futuro del club. E potrebbe decidere di allontanare da subito il suo generale ribelle. una cosa è certa: Barbara è riuscita nel suo intento di prendere le redini della società ex-via Turati. Lei che era partita appena un paio d'anni fa in una posizione defilata all'interno del cda, più nota come fidanzata di Pato che non come dirigente rossonera. Marina e Pier Silvio nelle aziende "serie" di papà, lei nella macchina dei sogni berlusconiana. E non è un caso che ieri sera, proprio dai figli di primo letto del cav siano giunte critiche alla gestione made in Barbara dell'affaire-Galliani: "Con lui usati metodi sbagliati" hanno detto i figli grandi, rinforzando quella divisione tra eredi che ormai da tempo vede da una parte Marina e Pier e dall'altra Barbara, Eleonora e Luigi. Coi primi già affermati e i secondi (barbara e Luigi soprattutto) col gli artigli spianati per trovare il loro posto nell'impero di papà. I vecchi generali (Galliani come Letta Gianni) sono avvertiti.

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