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Berlusconi: "Galliani resta al Milan, serenità ritrovata"

Matteo Legnani
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"La situazione del Milan è tornata serena. E' stato trovato pieno accordo su un'organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell'attività sociale". Silvio Berlusconi risolve a modo suo la crisi d'identità in cui è precipitato il Milan negli ultimi mesi: provando a tenere insieme chi insieme non riesce più a stare. Da una parte l'attuale ad e vicepresidente Galliani, suo braccio destro da 27 anni. Dall'altra la figlia Barbara, rampante consigliera d'amministrazione che con Galliani era entrata in rotta di collisione pubblica, via stampa, dopo il ko del Diavolo in casa contro la Fiorentina, lo scorso 2 novembre. Adriano aveva preso male, malissimo le critiche della giovane Berlusconi e dopo settimane di silenzi (intervallati solo dall'incontro a Villa San Martino con il Cavaliere e Fedele Confalonieri) poche ore fa aveva sbottato rivelando la volontà di dimettersi dopo il match decisivo di Champions League contro l'Ajax, tra 10 giorni. Poi l'intervento "salvifico" del presidente che, assicura, "da parte mia ho promesso di essere più vicino alla Società e alla squadra".  Niente visita a Milanello - Questa mattina Berlusconi ha disdetto la visita a Milanello annunciata nella giornata di ieri, alla vigilia della partenza della squadra per Catania. "Non sono andato a Milanello solo per le avverse condizioni meteo e mi spiace. In ogni caso il Mlan va avanti. Avrei voluto dire queste cose direttamente alla stampa, ma il senso è questo: la situazione societaria del Milan non cambia, Galliani è sereno dopo la cena di ieri sera a Arcore”. Rivoluzione rimandata in casa rossonera. "Tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all'insegna dell'unità di intenti", ha ribadito il Cavaliere. Galliani: "Le parole del Cav sono sacre" - Frasi che Adriano Galliani ha commentato alla partenza della squadra da Malpensa, destinazione Catania: "le parole del presidente sono sacre da 34 anni e non si commentano". A sorpresa, dunque, Berlusconi chiede a Barbara di fare un passo indietro o quanto meno di aspettare in vista di un subentro più soft, meno clamoroso e meno strappato. Certo, sarà pure tornata la serenità, ma è assai probabile che sul cambio di rotta di Berlusconi abbiano inciso i tanti soldi che Galliani chiedeva come liquidazione per andarsene: una cifra compresa tra 30 e 50 milioni di euro. Troppi, per le tasche attuali del Milan, che nelle ultime stagioni ha impostato tutte le campagne acquisti sul contenimento della spesa. Per cacciare Galliani, la società avrebbe dovuto mettersi sul mercato a gennaio non per acquistarema per vendere. E ve lo immaginate il Milan che cede Balotelli? O qualche altro pezzo pregiato della rosa tipo El Sharaawy? E così, anche per ragioni di bilancio, Galliani e Barbara dovranno convivere, da pari a pari. Fino a quando durerà?

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