L'era Thohir è iniziata la scorsa estate, ma si sa che quando un club importante come l'Inter cambia presidenza, un anno di rodaggio è più che lecito. Così il club neroazzurro, a stagione ancora non terminata è già a lavoro per il nuovo corso. Questa mattina, dopo un incontro faccia a faccia con Massimo Moratti, il presidente Thohir si è recato in un noto hotel milanese, a due passi dalla stazione Centrale, per l’assemblea dei soci dell’Inter. E' un presidente a tutto tondo su calciomercato, fatturato e questioni aziendali. Punto fondamentale dell'ordine del giorno è stata l'approvazione del conferimento di un ramo di azienda in una società di nuova costituzione: Infront Sports Sports & Media. L'accordo - Un accordo commerciale da 80 milioni in quattro anni per la commercializzazione delle sponsorship a livello europeo e per l'offerta legata alla corporate hospitality in occasione delle partite allo Stadio Meazza. I dettagli della partnership sono stati presentati ieri a Milano dal presidente del team nerazzurro e da Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy. Oggi il patron in assemblea è tornato a parlare: "Oggi è stata creata una company, che si concentrerà su media, sponsor e ricavi. Ci sarà un nuovo responsabile della biglietteria. Se guardate ai primi 15 club europei, la media di introiti dal ticketing è 260 milioni annuali. Prenderemo altri dirigenti, perché per raggiungere quel livello ci vuole un management importante. Penso a un direttore marketing e a una persona che si occupi di sponsorship". Poi prosegue: "L'accordo riguarda solo l'Europa, non la Cina, il Giappone e il resto del mondo. Ma l'Inter deve pensare anche a un livello globale. Dobbiamo raggiungere anche mercati come il sudest asiatico e l'Australia. Per farlo serve promuovere il nostro marchio a livello internazionale attraverso il marketing. Se dobbiamo arrivare a quei 200 milioni di fatturato, dobbiamo sviluppare i media, il sito e i social network, che sono fonti di fatturato". Un piano che prescinde dall’entrata di nuovi soci, come vociferato da più parti. "Siamo già un gruppo importante: c’è la famiglia Moratti, c’è Soetedjo. Si dice che cerco nuovi partner, ma la realtà è che siamo qui a lavorare insieme". Zanetti ai vertici - L'assemblea è stata un'occasione anche per parlare della futura dirigenza neroazzurra. In questa ci sarà posto anche per capitan Javier Zanetti che questa mattina ha dato l'ufficialità del suo addio al calcio giocato. "La decisione è stata presa, Zanetti farà parte del management", ha spiegato il presidente nerazzurro. "Gli incontri stanno andando avanti già da un paio di mesi, per capire il suo punto di vista, ma la decisione è stata presa, ma dovrà studiare l’inglese e un po’ di management, non basta essere preparati sul lato sportivo". Il mercato - Infine non poteva mancare il mercato: "A giugno prenderemo un altro esterno e rivedremo anche l’attacco, lì abbiamo solo Icardi e Palacio. Milito è in scadenza, dobbiamo parlare con lui". E gli obiettivi futuri? "La gente mi chiede la Champions, la finale sarà a Milano nel 2016, vogliamo esserci ma dipende da come si svilupperanno i prossimi anni. Voglio creare una squadra forte e lo spirito battagliero deve essere più importante del cercare stelle intorno al mondo. Vogliamo farlo quando le casse potranno permetterlo, ora in Italia non ci si può permettere gente come Bale come accadeva 10 anni fa".