Serie A, Fabrizio Biasin: come salvare il campionato

sabato 14 marzo 2020
Serie A, Fabrizio Biasin: come salvare il campionato
3' di lettura

Ben ritrovati dai rispettivi isolamenti (per chi se li può permettere). La giornata di ieri, calcisticamente parlando, ci ha regalato questa prima buona notizia: zero partite disputate (Turchia a parte, mah...). Siamo tutti arrivati alla stessa conclusione: giocare a calcio in questo momento è una colossale puttanata. Ci è arrivato persino il numero 1 della Uefa, Aleksander Ceferin, l' ultimo baluardo del «calma, non c' è fretta, prendiamoci il nostro tempo prima di decidere». E invece no, persino lui si è dovuto arrendere: nella mattinata di ieri ha scelto di sospendere Champions League e Europa League, niente ottavi di finale e arrivederci a fra un po'.

Arrivederci... a quando? E il punto è proprio questo, capire quando scadrà quel «fra un po'». Nessuno lo può sapere ma, intanto, abbiamo una (semi) certezza: l' Europeo sarà rimandato. Probabile che l' Uefa dia l' annuncio martedì, in questo modo permetterà a tutte le leghe nazionali di ragionare su un' eventuale riorganizzazione dei calendari. Perché il punto è sempre lo stesso: solo mettendo da parte "Euro 2020" si può pensare di portare a termine la serie A oltre ai vari campionati nazionali.

Ieri, persino la Premier League ha scelto di interrompere le attività (positivi l' allenatore dell' Arsenal Mikel Arteta e l' esterno ghanese del Chelsea Callum Hudson-Odoi, con le rispettive squadre finite in quarantena), la Bundesliga pure, la Ligue 1 francese anche, mentre le altre ci avevano già pensato.

Ecco, la posizione della Lega serie A, riunita ieri in assemblea "da remoto", è proprio questa: convincere Ceferin nella speranza che le misure anti-virus prese ormai un po' ovunque ci permettano di tornare alla normalità entro un mese, con conseguente ritorno al calcio giocato. Diciamolo sottovoce: al momento pare pura utopia, ma fingendo di vivere nel fatato mondo dei Mini Pony possiamo immaginare questo e quel torneo nazionale che riprende verso la metà di aprile (di sicuro ancora a porte chiuse) e termina alla fine di giugno. Le alternative - titoli assegnati a tavolino o disputa dei playoff - appaiono soluzioni tampone (chiediamo scusa...) assai poco logiche.

Ma, l' abbiamo scritto, al momento non ha senso ipotizzare qualunque cosa e, invece, tocca tornare alla stretta attualità, questa: dopo Manolo Gabbiadini, altri quattro giocatori della Sampdoria sono risultati positivi al Covid-19. I nomi: Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby, oltre al dottor Amedeo Baldari, medico sociale del club. «Sono tutti in buone condizioni di salute e nei loro domicili a Genova» spiega il club in una nota ufficiale. Stessa sorte per Dusan Vlahovic della Fiorentina (ragionamento elementare: dove fanno i tamponi saltano fuori i positivi. Dove non li fanno ci sono ugualmente e, semplicemente, non ce ne accorgiamo).

c' è chi non molla E andiamo a chiudere. Ricordate che all' inizio di questo pezzo scrivevamo «tranne in terra turca»? Ecco, era una balla. Di seguito l' elenco dei sedici Paesi europei dove i professionisti giocano tra oggi e domani in partite ufficiali: Cipro, Islanda, Svezia, Russia, Serbia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Azerbaigian, Bielorussia, Finlandia, Gibilterra, Kazakistan, Kosovo, Montenegro e Far Oer.

L'altroieri ci hanno annunciato la "pandemia", c' è chi continua a fottersene allegramente. Avete presente l' orchestra del Titanic? Ecco...

di Fabrizio Biasin

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