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Serie A, scontro tra Sky e Lega Calcio: ipotesi estrema, 5 giornate senza pubblico né tv?

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Annunciata la ripresa del campionato di Serie A, arrivano subito le prime complicazioni: basta un contagiato dal coronavirus e tutto si ferma. Il protocollo prevede infatti che il malato debba andare in isolamento, e l'intero gruppo squadra sia confinato in ritiro blindato per 14 giorni, limitandosi all'allenamento individuale, senza poter giocare partite. Lo scrive Repubblica e il calendario fittissimo - 124 partite di A da incastrare fra il 20 giugno e inizio agosto - non consentirebbe di recuperare le gare perse. Quindi scudetto e posti in coppa andrebbero assegnati con i play-off (ipotesi della Figc che i club osteggiano) o congelando la classifica al momento del nuovo stop.  La prospettiva di ripartire per doversi poi fermare quindi è quasi certa. Per questo la Lega di Serie A già lavora per chiedere al governo un cambio delle regole in corsa: mettere in quarantena il solo calciatore contagiato trattandolo da semplice infortunato e consentendo alla squadra di proseguire con allenamenti e partite.

 

 

Altro nodo da sciogliere sono i diritti tv. Sky - che avrebbe aperto a trasmettere in chiaro una piccola diretta-gol - chiede sconti, e non salda ai club l'ultima rata per la stagione in corso. Se non pagherà, la Lega potrà negargli la trasmissione delle ultime 5 giornate e con le partite che si giocheranno a porte chiuse, sarebbe impossibile per il pubblico assistere al finale di campionato, salvo i match di Dazn. 

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