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Sinisa Mihajlovic, le prossime tappe della sua battaglia contro la leucemia

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"Io sto bene, mi sento forte. Sono passati quasi 7 mesi dal trapianto e il peggio dovrebbe essere passato. Però ci vuole almeno un anno prima di tornare alla normalità, dipende da persona a persona. Ci sono momenti in cui mi sentivo davvero stanco, l'importante in quei casi è non esagerare e fare solo ciò che ti senti". Così il guerriero Sinisa Mihajlovic, diventato testimonial dell'Ail, Associazione Italiana Leucemie, nel corso della conferenza stampa della campagna "Con Sinisa per la ricerca". Dunque, il mister del Bologna ha spiegato quali saranno le prossime tappe del suo percorso: "Il prossimo controllo è a settembre, poi ne avrò un altro a dicembre e piano piano rientrerò nella normalità. Nelle cose che faccio comunque mi sento più forte di prima, forse perché ho preso un midollo giovane - ha detto con una battuta - C'è grande soddisfazione nel sapere che puoi salvare una vita. Se lo avessi saputo, avrei donato il midollo. Un piccolo sacrificio per chi lo fa, ma un grande dono per chi lo riceve", ha sottolineato quel gigante che risponde al nome di Sinisa Mihajlovic. "Sono orgoglioso di essere uomo immagine di Ali visto quello che ho passato", ha concluso.

 

 

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