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Bolt l'uomo scheggia

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Record e oro anche nei 200

Eloisa Palomba
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Corre davvero come il vento il giamaicano Usain Bolt. Il record del mondo nei 100 metri sabato a consacrare l'oro. E la replica oggi, sempre da Pechino, nei 200 metri: ancora oro, ancora record: 19''30. Il precedente apparteneva a Michael Johnson, Atlanta 1996: 19''32. E' entrato già nella storia Bolt, gli sono bastati meno di sette giorni per farlo. Partiva da favorito, logico pronosticare anche l'abbattimento del vecchio tempo, però questa volta Bolt li ha corsi tutti i 200 metri, fino in fondo, fino all'accelerazione finale. “Mi sentivo stanco, ma ho veramente dato tutto per realizzare questo risultato. Prima delle Olimpiadi non pensavo di fare performance del genere, ma correndo i cento mi sono reso conto di quanto questa pista fosse rapida e ho capito che si potevano battere i record”, ha dichiarato dopo l'ennesima fatica. Il fenomeno giamaicano è così il primo sprinter a detenere entrambi i record dai tempi in cui è stato introdotto il cronometraggio elettronico e il nono a centrare la doppietta 100 e 200 metri. E' partito subito forte, dopo aver scherzato con il pubblico. Alla fine si è sdraiato sulla pista, poi ha alzato le braccia al cielo e si è battuto al petto come per sottolineare la paternità di quanto fatto. Di fronte alla telecamera che lo inquadrava ha urlato: “Sono io il numero uno”. Come dargli torto? La medaglia d'argento è andata all'atleta delle Antille olandesi Churandy Martina con il tempo di 19''82. Bronzo allo statunitense Shawn Crawford in 19''96. Squalificato l'altro americano Wallace Spearmon, che aveva tagliato il traguardo in terza posizione. “Dopo le semifinali ero un po' preoccupato per i tanti turni corsi. Avevo detto che in finale avrei dato tutto ed è ciò che ho fatto. Questa è la dimostrazione che sono un campione e che con il duro lavoro tutto è possibile”: parola dell'uomo più veloce al mondo, Usain Bolt.

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