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Roma tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri: indiscreto, il domino delle panchine

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La "maledetta primavera" di goggiana memoria è più attuale che mai. È questo il momento nel quale le società preparano il futuro prossimo, la stagione che verrà. A luglio partono i ritiri, il progetto tecnico serve definirlo con mesi di anticipo: se per il colpo di mercato c'è tempo fino all'ultimo secondo (vero ma non verissimo, perché certe trattative concretizzate sul filo di lana nascondono corteggiamenti lunghi mesi, vedi ad esempio Sneijder all'Inter nell'anno del Triplete) l'allenatore "si fa" adesso, come usano dire in gergo tecnico. (LaPresse) Rino Gattuso, 43 anni, potrebbe lasciare il Napoli e andare alla Fiorentina Ed è dunque in partenza un domino pazzesco, fra panchine che traballano, altre che cadono, altre che attendono. 

 

L'estate 2021 vedrà il rientro di Massimiliano Allegri, lo ha confermato lui. Dove? A meno di offerte irrinunciabili, l'estero non lo attira. Piuttosto, è molto vicino alla Roma, che pare orientata a dare il benservito a Paulo Fonseca, più che altro per l'atmosfera deteriorata e schizofrenica che ammanta Trigoria, fra discussioni e liti con la squadra che hanno portato alll'esautorazione del capitano Dzeko (ma per il tecnico gli ultimi episodi raccontati sono stati «inventati» dalla stampa) e un cammino finora esaltante in Europa. L'offerta dei Friedkin c'è stata, Max avrebbe bisogno di almeno 4/5 acquisti in linea col suo calcio per completare una rosa che gli piace. Come prerogativa, tuttavia, sembra essenziale che i giallorossi centrino la qualificazione in Champions League, evenienza al momento complicata, visti i 7 punti che li separano dal quarto posto di proprietà dell'Atalanta, ma che con l'Europa League potrebbe trovare un secondo sbocco. 

È ovviamente inevitabile accostare Allegri di ritorno alla Juventus, vista la solida amicizia con Andrea Agnelli e i frequenti incontri, non solo quello della vigilia di Pasqua. Walter Sabatini, a Rete Oro, ha spiegato che, da ds della Roma, aveva fatto firmare una sorta di pre contratto a Max che poi preferì andare alla Juve. Una situazione che potrebbe riproporsi, sennonché il mister livornese ad Agnelli ha chiaramente detto che, finché rimarranno Paratici e Nedved (coloro che scelsero di congedarlo per prendere Sarri), alla Juve non pensa di tornare. La società romana sta tenendo anche i contatti aperti con Maurizio Sarri, altro gettonato allenatore (campione d'Italia) che la prossima stagione si rimetterà la tuta: vederlo in giallorosso, a guidare una squadra già impostata per un gioco offensivo e avvolgente, è un'ipotesi plausibile. 

 

Allo stesso modo non va scartato un suo ritorno in Inghilterra dove ha lasciato un'ottima impressione (con tanto di vittoria dell'Europa League col Chelsea). Il Tottenham è insoddisfatto dell'avventura con Mourinho e si è mosso per sondare l'allenatore toscano, che è stato sì avvicinato anche da Aurelio De Laurentiis per un ritorno a Napoli. Passi concreti al momento non ce ne sono (ADL aveva contattato pure Allegri, ma la presenza ingombrante del presidente è un freno). Napoli, dunque, è un altro snodo cruciale per le panchine. Tutto parte dall'addio di Gattuso, sempre più certo. 

Rino è corteggiatissimo da Rocco Commisso per dare alla Fiorentina una stabilità tecnica e un appeal ancora insufficienti: il mister arriverebbe portando con sé il direttore sportivo Cristiano Giuntoli (uomo mercato che piace molto anche allo stesso Sarri). Chi sarà il sostituto del calabrese a Napoli? Italiano (Spezia) o Juric (Verona) sono identikit sul tavolo di De Laurentiis, il particolare il croato allievo di quel Gasperini contattato intorno a fine febbraio: il mister dell'Atalanta ha rifiutato, facendo però proprio il nome di Juric come consiglio prezioso. Senza scordare che il contratto che lega Luciano Spalletti all'Inter scade proprio a giugno.

 

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