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Juventus, Gigi Buffon dopo la finale di Coppa Italia: "Mi è arrivato un messaggio folle"

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Questa volta i titoli di coda sono definitivi e non si tornerà più indietro. Dopo un clamoroso e inaspettato ritorno di Gianluigi Buffon alla Juventus, in seguito a una breve parentesi al Psg (che è valsa una Ligue 1), Gigi è pronto a (ri-)appendere i guantoni al chiodo. La sua ultima partita in bianconero si è conclusa nel miglior modo possibile: vittoria per 2-1 contro un'ottima Atalanta e 6° Coppa Italia personale per Gigi (1 alzata con il Parma). Ennesimo record che il 43enne porta a casa, dopo il primato di presenza nella massima competizione italiana, il record di imbattibilità in campionato durato ben 974 minuti, il record di scudetti vinti (10) e il primo dei bianconeri per presenze in Champions League.

 

 

Si tratta del 22esimo trofeo che il portiere classe 78' solleva da quando gioca in bianconero. Un curriculum da fuoriclasse, quasi per usare un eufemismo. "La finale perfetta, il finale perfetto" ha scritto Gigi su Instagram a coprifuoco inoltrato. Finisce così: con l'abbraccio dei compagni di squadra che rendono omaggio a uno dei portieri più incredibili della storia del calcio, lanciandolo in alto e festeggiando lui, quel simbolo di un calcio appartenente al passato, ma che prepotentemente, grazie alle sue doti e alla sua professionalità è riuscito a conquistare anche quello moderno, entrando nel cuore di tifosi di ogni squadra e colore.

La fotografia della serata è proprio questa: Buffon che alza la coppa al cielo, proprio con quello stesso sguardo, con cui ormai 15 anni fa ha alzato la Coppa del Mondo in quel cielo azzurro di Berlino nel 2006. "Un'emozione grandissima" ha detto Gigi a mezzanotte, una volta raggiunto dai microfoni di RaiSport. "Finire in questo modo è qualcosa che mi inorgoglisce. Sono stato felicissimo, perché ho condiviso con i miei compagni tantissime avventure fino a questa finale vittoriosa, anche con la gente e i tifosi: la ciliegina".

 

 

E ora tutti vogliono sapere i suoi prossimi passi: "Ho avuto sinceramente tanti contatti in questo periodo e sto analizzando le proposte che ho avuto. Quella che reputerò più stimolante e quando troverò un folle più folle di me lo seguirò. Ultimamente mi è arrivato il messaggio di un dirigente di una società che quanto a follia e ambizione potrebbe superarmi e a me piace questo" confida Buffon e aggiunge "Guardiamo come arriverò in quel dicembre 2022. Per l'orgoglio che ho e sentendomi ancora Buffon non mi aspetto e non voglio regali, se qualcuno pensa che io sia ancora un portiere affidabile io ci sono. Ma la sfida è a me stesso, arrivare a dicembre 2022 e sapere che sono ancora forte e potrei esserci". 

Molti sono rimasti di stucco una volta appresa la decisione di Gigione, presa forse in uno dei momenti più complicati della storia recente del club di Agnelli. Ma Buffon risponde deciso: "Tifosi, dirigenti, compagni, il presidente saranno sempre una parte della mia vita. Non è certo per questa fine di rapporto che cambierà qualcosa. Penso di aver dato tanto amore, professionalità, orgoglio, coraggio per tutti quanti, per il mondo Juve, e di questo ne vado fiero. Poi tutte le cose devono finire". Parola fine quindi? Niente affatto. Buffon ha già dimostrato di averne ancora e racchiude il suo futuro in una semplice parola: "follia". Perché un pizzico di follia, ci vuole sempre in tutto, tanto più in uno sport così folle come il calcio : "Potrei anche pensare di smettere perché sono felice, sono un uomo appagato, ho una famiglia bellissima con una moglie e bambini che amo. Ma se qualcuno più folle di me mi contatta e mi fa immaginare qualcosa di grandioso io lo seguo, perché la vita è questa". 

 

 

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