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Charles Leclerc, la bomba di Leo Turrini sul disastro a Montecarlo: "Fuoriclasse purissimo, ma la colpa è sua". L'indiscrezione

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Amarezza, mestizia, delusione. Certo, il grandissimo secondo posto di Carlos Sainz fa ben sperare la Ferrari, rediviva e competitiva. Eppure restano, come detto, amarezza, mestizia, delusione. Già, lo stop di Charles Leclerc, in pole-position ma "out" già nel giro di ricognizione, fa rosicare. E parecchio. Cosa è successo? Colpa del team che non ha individuato il guasto dopo il botto in qualifica? O colpa semplicemente del pilota monegasco, che andando a sbattere ha di fatto vanificato la gara della domenica?

 

Chi mostra di avere pochi dubbi al riguardo è Leo Turrini, che commenta quanto accaduto su Il Giorno. Dove, dopo una citazione di Franco Battiato assai adatta alle circostanze, scrive: "In breve. Trovo fuori luogo accusare la Ferrari per la mancata sostituzione del cambio sulla vettura di Leclerc. Ammesso ci fosse un margine di rischio nella scelta di non intervenire, ci stava di accettarlo: il ragazzo non è in lotta per il mondiale, fosse partito davanti gli si sarebbe presentata una occasione enorme".

Turrini si riferisce al fatto che non è stato sostituito il cambio, scelta che sarebbe costata cinque posizioni in griglia a Leclerc. Ammesso e non concesso che di cambio si trattasse, la circostanza non è chiara: Leclerc si riferiva al cambio nel team-radio in cui annunciava il ritiro, il team ha parlato di altri problemi (forse per proteggerlo, o per proteggersi). Insomma, secondo Turrini era giusto rischiare: dato che non c'è in ballo il titolo iridato, partire dalla pole per Leclerc poteva tradursi in vittoria. E una vittoria vale ben questo eventuale azzardo.

 

Poi, Turrini, aggiunge: "Dico questo non conoscendo l'esatto motivo del crack che ha impedito al padrone di casa di godersi la domenica che sognava. Di più. Io non sto risparmiando nulla alla attuale gestione del Cavallino e i miei quattro lettori ne sono testimoni. Però stavolta l'errore l'ha commesso il pilota sabato. Sia chiaro. Per me Leclerc è un fuoriclasse purissimo". Ma la colpa è sua. E ancora, su Leclerc: "Non di rado ha regalato emozioni ai ferraristi affranti. Però in qualifica è andato a sbattere e in fondo non c'è nulla di male. A Monaco sono finiti fuori pista anche Fenomeni come Schumi e Senna, che di quel tracciato mitico sono stati interpreti straordinari. Capita e dagli errori si impara", conclude Turrini. Insomma, la speranza è che da questo gp maledetto ne esca un Charles Leclerc ancor più forte.

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