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Messina calcio, due giocatori accusati di violenza sessuale su una minorenne: l'orrore in piena pandemia

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Due giovani calciatori del Messina, squadra che gioca in Serie D, sono indagati per violenza sessuale aggravata su una minorenne. I fatti contestati sarebbero avvenuti in pieno lockdown, nel novembre del 2020. Il sostituto procuratore Roberta La Speme, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, ha emesso nei loro confronti un avviso di conclusione delle indagini preliminari con l'accusa di violenza sessuale, aggravata dalla minore età della vittima. L'inchiesta era stata aperta dopo la denuncia presentata ai carabinieri dal padre della ragazza. 

 

 

 

 

 

La Procura della Repubblica di Messina ha notificato ai due giovani calciatori un avviso di conclusione indagini preliminari. Ora i due 18enni potranno anche chiedere di essere ascoltati dal magistrato. Nel frattempo, secondo alcune notizie trapelate, gli inquirenti sarebbero sulle tracce di un terzo giovane che potrebbe aver partecipato alla violenza sessuale.

 

 

 

La vittima della violenza è stata sentita più volte dal magistrato. Ascoltati anche i familiari: a uno di loro la 14enne avrebbe confidato quanto accaduto. I ruoli avuti dai due calciatori sono chiari per la Procura e la posizione di uno dei due calciatori sarebbe più grave rispetto al compagno. L'inchiesta era stata aperta dopo la denuncia presentata ai carabinieri proprio dal padre della ragazza. I due indagati sono i diciottenni Clemente Crisci, originario di Maddaloni (Caserta) e Carmine Cretella di Napoli, entrambi maggiorenni all'epoca dei fatti contestati. Le indagini dei carabinieri puntano anche a identificare la terza persona che sarebbe rimasta coinvolta nella vicenda. Militari dell'Arma hanno sentito più volte la vittima e anche i suoi familiari, per ricostruire la vicenda.

 

 

 

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