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Aurelio De Laurentiis contro la Lega calcio: "Serie A falsata dal Covid, bisognerebbe non partire"

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Aurelio De Laurentiis, presidente de Napoli, torna a parlare dopo mesi di silenzio stampa della società e annuncia di star pensando di nonfar partire la Serie A: "Siamo tutti in rosso per il Covid. E' stato un anno e mezzo falsato, facendo un assist solo agli Europei. Ancora oggi stiamo stabilendo di partire il 22 di agosto, anzi il 20, senza sapere se avremo negli stadi il pubblico. Io vorrei tanto che alcuni miei colleghi dicessero che ho ragione, per convincere 7-8 squadre a non partire e a farci sentire", racconta il patron partenopeo.

 

 

 

 

"Oggi, stiamo discutendo la partenza del campionato il 20 agosto. E a proposito dei prossimi obiettivi ho due esigenze: far quadrare i conti e ritornare in Champions League. Serve un atleta della finanza e dell’imprenditoria. La Superlega? Con Florentino Perez sono stato a colazione più volte. No, non mi ha mai contatto, non sono mai stati favorevole alla Superlega, perché non è facendo un torneo a 12 per inviti che si risolvono i problemi del calcio. Li risolvi soltanto se prendi coscienza che la Champions League e l’Europa Legue non servono a nessuno. Florentino Perez ha avuto il merito d’inventare la Superlega che è una grandissima cretinata. Sono anni che dico che dobbiamo fare un campionato europeo più equilibrato, dove non si va per estrazione, chiamare le vecchie glorie per capire chi gioca con chi. I 5 Paesi più importanti sono quelli che fatturano di più e possono investire meglio. Spagna, Francia, Germania, Italia e Olanda potrebbero partecipare con 6 squadre per un totale di 30", svela De Laurentiis.

 

 

 

Infine anche un pensiero sul nuovo allenatore, Luciano Spalletti: "Ha sempre avuto la mia stima, prima che allenasse la Roma, era ancora in Russia, mi venne a trovare e mi disse che non poteva muoversi ancora e virammo non mi ricordo su Benitez o su Sarri. Ho sempre avuto grande considerazione, lo trovo giusto per il Napoli, sa allenare molto bene, contro di lui non è mai stato semplice. Ha saputo gestire anche situazioni difficili, pure alla Roma, in tempi dove la mancanza della proprietà non chiariva le cose nello spogliatoio e lui si è comportato molto bene", conclude il presidente.

 

 

 

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