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Tokyo 2020, "contagiato sull'aereo". Coronavirus, l'inquietante caso del positivo italiano: cosa non torna

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Non sono bastate le severissime regole anti-Covid di Hong Kong per impedire l'ingresso di passeggeri positivi al Covid nella Regione amministrativa speciale cinese. Per le Olimpiadi di Tokyo 2020, il Giappone esenta atleti e giornalisti dalla quarantena obbligatoria cui si è normalmente sottoposti. In questo modo tuttavia, aumentano le possibilità di riscontrare il virus in qualche sua variante, con migliaia di persone che arrivano da ogni parte del mondo. Non bastano quindi le "bolle", i percorsi rigidi, e la tecnologia all'avanguardia che permette di tracciare lo spostamento del virus. Emblematico infatti il caso del giornalista italiano, risultato positivo al Covid dopo essere sbarcato in Giappone. 

 

 

Decollato a bordo del volo Alitalia partito sabato 17 luglio 2021 da Roma Fiumicino, il giornalista è atterrato a Tokyo Haneda il giorno successivo. Vige ora la preoccupazione che il giornalista abbia contagiato qualcuno dei 169 passeggeri a bordo. Tutti i viaggiatori devono esibire previa partenza un test molecolare con esito negativo, eseguito non più di 72 ore prima della partenza. All'arrivo, le autorità giapponesi sottopongono i passeggeri a un ulteriore test salivare. Possibile che il giornalista si sia infettato durante il volo? L'ipotesi sembra poco plausibile, un po' per il tempo d'incubazione del virus, un po' per l'aria sterilizzata e frequentemente rinnovato grazie ai filtri Hepa (High efficiency particulate air). 

 

 

Secondo degli studi scientifici riportati dal Corriere della Sera, le probabilità di infettarsi in volo sono molto basse. Tanto più per l'uso permanente della mascherina e la frequente igienizzazione delle mani. Il rischio maggiore si corre quando ci si abbassa la mascherina per mangiare o bere qualcosa, ma si tratta di situazioni di breve durata e che rendono il rischio comunque irrisorio. L'ipotesi più accreditata è quindi che l'uomo abbia contratto il virus poco dopo aver eseguito il tampone, oppure nell'intervallo tra il test e il volo. Il consiglio delle autorità è quello di verificare sempre il proprio stato di salute prima di partire per qualche destinazione remota. 

 

 

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