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Mario Sconcerti incorona l'Inter: "Da Conte a Inzaghi, più leggera e divertita. E Calhanoglu è un piccolo fuoriclasse"

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Chi ben comincia. Mario Sconcerti guarda l'Inter travolgere 4-0 il Genoa nel debutto stagionale ed emette una prima sentenza sui campioni d'Italia in carica, usciti però stravolti da un calciomercato particolarmente turbolento. Fuori tre artefici del titolo come il mister Antonio Conte, il bomber Lukaku e lo stantuffo Hakimi (senza contare Eriksen, fermato dal drammatico malore patito agli Europei). Dentro Simone Inzaghi, Dzeko, l'ex Milan Calhanoglu. Sulla carta, competitiva ma indebolita. Sul campo, almeno sabato pomeriggio, spettacolare. 

Al netto di un Genoa deficitario, suggerisce l'editorialista del Corriere della Sera, "ha stupito la leggerezza del gioco, la frequente brillantezza, la mancanza di problemi. Inzaghi è sempre bravo a mettere equilibrio nelle squadre. Non mi azzardo e non sarebbero interessanti i paragoni, ma questa è un'Inter più leggera e divertita. Vedremo se con gli stessi risultati". 

Capitolo Calhanoglu: il turco, strappato a parametro zero al Milan, "dopo mesi si riprende un rendimento da piccolo fuoriclasse. Questo è un giocatore pieno, completo, più divertito dal gol, più dentro il gioco quasi lo sentisse suo". E la mano di Inzaghi si vede: "L'impressione è di una squadra intatta, diversa ma moltiplicata, ben calibrata e meglio disposta al gioco veloce".  

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