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Nizza e Olympique Marsiglia, il derby finisce in guerriglia: tifosi in campo, giocatori picchiati e ridotti così

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Poteva finire in tragedia Nizza-Olympique Marsiglia, sentitissimo derby di Ligue 1., la massima serie del campionato di calcio francese. Al 72' l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita a causa dell'invasione di campo dei tifosi rossoneri: durante un calcio d'angolo, dalla curva nizzarda partono bottigliette e altri oggetti contro i giocatori marsigliesi. Dimitri Payet reagisce ritirando con violenza una bottiglietta tra i tifosi, che a quel punto scavalcano i cartelloni pubblicitari e aggrediscono lui e altri giocatori dell'Olympique. 

 

 

 



A quel punto si è assistito a una scena folle. L'arbitro ha rimandato tutti negli spogliatoi. I giocatori del Marsiglia hanno mostrato ai telefonini i segni delle colluttazioni avute coi tifosi di casa: Luan Peres ha una ferita al collo, Matteo Guendouzi escoriazioni sulla spalla. Ma dopo un'ora l'arbitro, previo consulto con Prefetto e forze dell'ordine, ha deciso che la partita doveva riprendere. I giocatori del Nizza sono rientrati a centro campo, quelli dell'Olympique ovviamente si sono rifiutati. Il risultato era di 1-0 in favore del Nizza, ora gli ospiti rischiano di perdere 3-0 a tavolino.

 

 

 

 

 

"Sono successe tante cose - ha commentato a caldo il presidente del Nizza -. Ho detto all'OM che non era un problema di calcio ma di ordine pubblico e responsabilità. C'è lo sport, l'ordine pubblico, e bisogna riprendere il gioco. Se si riprende, dalle tribune non succederà niente. L'ordine pubblico va oltre il calcio e la saggezza, tutti sono d'accordo con la Prefettura, bisogna di riprendere la partita". Il timore era che interrompendo definitivamente la partita i 400 tifosi ospiti del Marsiglia e gli ultras del Nizza potessero scatenare una guerriglia in città.

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