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Marcell Jacobs, bomba su Tortu dopo l'oro a Tokyo 2020: "Ruoli invertiti". La richiesta che fa saltare in aria l'atletica azzurra

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Tra Marcell Jacobs e Filippo Tortu non scorre buon sangue, si sa. Ma il rischio che la sana rivalità sportiva tra i due velocisti azzurri eroi alle ultime Olimpiadi di Tokyo 2020 trascenda e "rovini" il clima straordinario della squadra italiana sembra sempre più concreto.

 

 

 

Dei due, la star è innegabilmente il centometrista di origini texane: sulla pista (oro individuale e nella staffetta) soprattutto fuori, tra copertine e post su Instagram. E intervista. L'ultima, al Corriere della Sera, oltre ad alcuni passaggi molto intimi e delicatissimi come quello sul suo rapporto "perduto" con il padre ("Uno str***o, ma ora sto facendo lo stesso con mio figlio Jeremy", ha ammesso), contiene anche qualche spunto polemico su Tortu, anche lui artefice della strepitosa medaglia d'oro della 4x100 con un'ultima frazione leggendaria. 

 

 

 

 

"Voglio correre la quarta frazione, perché la gloria se la prende l’ultimo - rilancia Jacobs, con una tale franchezza da flirtare con la brutalità e l'arroganza sportiva -. Fino all’anno scorso il più forte era Filippo Tortu, quindi era giusto che l’onore toccasse a lui, ma adesso i ruoli si sono invertiti e chiederò di invertire anche le posizioni in pista. Con lui c’è sana rivalità, benché ora il mio obiettivo sia battere i numeri uno al mondo".

 

 

 

 

 

Una sottolineatura, questa, che sembra indicare come secondo Jacobs Tortu non rientri in questa categoria. Frasi piuttosto pesanti che sui social hanno già attirato le critiche di molti lettori e fan dell'atletica leggera italiana, mai così forte come in questa indimenticabile estate 2021. Nella speranza che non sia stato solo un meraviglioso fuoco di paglia. E c'è chi a Jacobs contrappone Gianmarco Tamberi, anche lui oro olimpico nel salto in alto ma, a differenza dell'uomo-copertina, tornato subito in pedana. E vincente. 

 

 

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