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Fernando Alonso, "Michael Schumacher lo insegna": parole pesantissime, la resa dell'asturiano?

Lorenzo Pastuglia
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Un fenomeno anche a 40 anni. Non può che essere altrimenti. E Fernando Alonso, tornato in F1 nel 2021 dopo aver detto addio a fine 2018, sta comunque stupendo in Alpine nonostante non sia ancora arrivata una vittoria, a differenza del suo compagno Esteban Ocon che ha sì vinto in Ungheria, ma ha 13 punti in meno dello spagnolo in classifica. Fernando, intanto, che ha anche omaggiato Pau Gasol (l’ex Lakers ha annunciato il ritiro dal basket martedì 5 ottobre), ha parlato ai tedeschi di Auto Motor und Sport: “Al mio ritorno è successo ciò che mi aspettavo, perché sapevo quali difficoltà avrei potuto affrontare. L’abbiamo visto in passato con il rientro di Michael Schumacher. La gente da me si aspetta sempre qualcosa di più”.

 

 

Prosegue così lo spagnolo: “Se le mie prestazioni sono in linea con il mio compagno di box, la gente lo percepisce come una delusione — ha aggiunto Fernando — Questo crea grandi aspettative su di me. Il mio obiettivo resta quello di vincere ed essere competitivo. Non sarò mai felice per un settimo o ottavo posto. La mia speranza è il 2022, ma anche McLaren e Ferrari hanno lo stesso obiettivo”. In tanti hanno notato un approccio differente del due volte iridato, specie in Ungheria: “Il mio ruolo è quello di motivare tutti, utilizzando la mia esperienza per indicare le aree dove migliorare”.

 

 

Sempre parlando delle prestazioni, “sono più o meno veloce come quando me ne sono andato — ha concluso Alonso — o probabilmente leggermente più lento del 2018. Non sono completamente soddisfatto, soprattutto al sabato perché trovo difficile capire dove sia il picco prestazionale della gomma. Basta fare un outlap diverso o trovare traffico, che gli pneumatici sembrano comportarsi diversamente. Mi sento al 95%”.

 

 

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