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Jannik Sinner, "cinque giorni in tutto l'anno": la vita infernale di un campione, rivelazione sconcertante

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Sì, in Italia sta nascendo un fenomeno. Si parla di Jannik Sinner, il quale dopo aver dato spettacolo agli Atp di Torino ha replicato subito in Coppa Davis, alla sua prima partita. L'altoatesino ha infatti dominato John Isner, consegnando al team azzurro la prima vittoria nella Davis Cup Finals.

 

Sinner ha sconfitto Isner con il netto punteggio di 6-2, 6-0. Insomma, ha concesso all'avversario - spazzato via in appena un'ora e 2 minuti - la miseria di due game. Si pensi che dal 3-2 con break del primo set, Sinner ha messo in fila un parziale di nove giochi consecutivi vinti, insomma una profva impressionante. Nel secondo set si è anche trovato sullo 0-40, annullando tre palle break consecutive. Una grandissima prova a tutto tondo. 

 

Ma arrivare a simili livelli, eufemismo, non è certo semplice. Già, la vita di un tennista professionista è una delle più dure in assoluto: non c'è spazio per distrazioni, vizi e non c'è spazio quasi per nulla se non per l'allenamento. Basti pensare a quanto rivelato dallo stesso Sinner proprio alla vigilia della Coppa Davis, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Le mie vacanze? Cinque giorni. Due li uso per sciare, che mi piace e mi fa bene. Uno porto la macchina in pista per farla rombare, gli altri dormo tutto il tempo". Insomma, su 365 giorni, in un anno, soltanto 5 giorni di ferie. E ancora, le parole di Riccardo Piatti, il suo allenatore, che tempo fa disse: "Deve capire che la fatica deve essere la sua normalità". E Jannik Sinner sembra averlo capito, eccome...

 

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