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Atalanta-show, poker al Venezia e Pasalic da urlo: agganciata l'Inter al 3° posto

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 Atalanta forza quattro. Quattro come i gol rifilati al Venezia, quattro come le vittorie consecutive in campionato a conferma dell'ottimo momento della banda Gasperini. Trascinata da Pasalic, autore di una tripletta - la sua seconda in Italia - nei primi 12 minuti, la Dea domina e travolge i lagunari e aggancia al terzo posto l'Inter, attesa domani dall'impegno casalingo con lo Spezia. E nel mirino adesso c'è il Milan, staccato di un punto. A segno al Gewiss Stadium anche Koopmeiners, al primo squillo in A. Passivo forse troppo pesante per gli arancioniverdi, che pagano la fragilità difensiva e la poca concretezza e incassano il secondo ko di fila. I punti salvezza non passano da sfide come questa, ma Zanetti si aspettava di certo qualcosa di più.

Con un occhio al prossimo appuntamento di Napoli, Gasperini opta per il turnover schierando sette titolari diversi rispetto al match vittorioso con la Juventus. In difesa riposa Toloi, in fascia torna dopo sei mesi Hateboer, sulla sinistra c'è Pezzella. In mediana agisce l'inedito duo Koopmeiners-Pessina. Pasalic e Ilicic assistono sulla trequarti l'unica punta Muriel. Zanetti si affida in avanti al tridente formato da Kiyine, Henry e Johnsen. Il Venezia prova a fare subito la voce grossa, con Busio che dalla distanza impegna Musso dopo pochi secondi. Ma l'apertura è nel segno del Pasalic show. Dopo sette minuti il croato firma il vantaggio sfruttando un filtrante geniale di Ilicic e al 13' raddoppia, freddando ancora Romero di mancino dopo uno scambio con Muriel. Strada più che in discesa per la Dea, inizio da incubo per i lagunari. La reazione degli ospiti è affidata a una conclusione imprecisa di Kiyine, ben più pericoloso il Venezia poco dopo con il tentativo di Henry, servito dal lancio di Busio: Musso si distende e devia in angolo. Il vantaggio fa tirare un po' il fiato ai bergamaschi, che rallentano il ritmo. Del resto gli ospiti non riescono in ripartenza a creare grattacapi dalle parti di Musso.

Dopo l'intervallo Zanetti si affida a Crnigoj, subito in evidenza con un gran destro dai 20 metri respinto con i pugni da Musso. Poi è Pasalic a sfiorare la tripletta, ispirato da un gran passaggio del solito Ilicic: Romero manda la sfera oltre la traversa. Dea ancora in avanti con Hateboer che centra l'esterno della rete, ma il tris si concretizza un paio di minuti dopo: è Koopmeiners, servito al limite da Pezzella, a insaccare con una preciso rasoterra. Romero pietrificato (57'). E' l'azione che fa definitivamente calare il sipario sul match. I padroni di casa però non sono sazi: Muriel duetta nello stretto con Pasalic ma al cospetto di Romero scheggia il palo esterno. L'appuntamento con il poker è solo rimandato. Perché il croato va ancora a segno da due passi dopo aver ricevuto dallo sgusciante Muriel (67'). Nel finale cerca gloria anche Miranchuk, entrato per Ilicic, scagliando un sinistro che sibila accanto al palo alla destra di Romero. Il volo dell'Atalanta prosegue.

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