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Lewis Hamilton, siluro-Haas contro Mercedes: "Se lo fanno loro, tutto bene". Mondiale falsato?

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Ancora polemiche in Formula 1, a poche ore dalla gara in Arabia Saudita, penultimo atto di un mondiale mozzafiato e del duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. E le polemiche riguardano proprio il campione del mondo Mercedes, nel dettaglio l'episodio di "impeding" che lo ha visto ai danni di Nikita Mazepin nelle PL3. Episodio indagato dai Commissari prima delle qualifiche e che non ha avuto conseguenze: solo una "reprimenda", la seconda stagionale per il britannico, e una multa da 25mila euro.

 

In sostanza la Fia ha riconosciuto la colpevolezza del team Mercedes per non aver dato una comunicazione efficace al proprio pilota, se si esclude quella iniziale in cui avvertivano del posizionamento della Haas a 10 secondi, e ha poi messo nero su bianco che la decisione non sarà valida come precedente per altri circuiti. Inizialmente Red Bull aveva annunciato di valutare un reclamo, salvo poi desistere: Hamilton è uscito insomma indenne dalle prove libere.

Ma chi non ci sta è Gunther Steiner, team principal della Hass, che ha picchiato duro contro Mercedes: "Non penso che a parti inverse ne saremmo usciti con una multa, così come è accaduto alla Mercedes - ha premesso con polemico scetticismo -. Noi avremmo ricevuto cinque posizioni in griglia e questo non avrebbe cambiato nulla per noi. Come ho detto, Mazepin è stato criticato più e più volte per questo genere di cose, ma quando le fa qualcun altro, tutto va bene".

 

E ancora, ha aggiunto: "Nella posizione in cui siamo al momento, non siamo ascoltati. Quello dei Commissari permanenti è un vecchio argomento. Ovviamente è un lavoro molto difficile e ogni situazione è differente - ha rimarcato -. Questo genere di cose accadono, qualcuno deve decidere e a volte si prendono decisioni popolari e altre volte no. Per molto tempo ho detto che steward permanenti sarebbero positivi, ma molte persone non la ritengono una buona idea e c’è dibattito. Non sono comunque arrabbiato per quanto accaduto, perché non possiamo andare oltre l’ultimo posto", ha concluso Steiner.

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