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Christian Horner ad alzo zero contro la Fia: "Quanto ci manca...", Red Bull rischia grossissimo

Lorenzo Pastuglia
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Per la Red Bull, una doppia sanzione che però non intacca il secondo posto di Max Verstappen. Se l’olandese se la batterà alla pari contro Lewis Hamilton ad Abu Dhabi — i due sono ora appaiati a quota 369,5 punti —, Christian Horner non ha preso bene la decisione della Commissione corse condotta da Michael Masi, nonostante la dubbia offerta fatta dall’australiano al team principal di Milton Keynes prima della ripartenza per la seconda bandiera rossa (con Verstappen partito 3° dietro a Ocon e Hamilton, per evitare la sanzione). Nel dopogara, Horner non ha fatto mistero di rimpiangere l’ex direttore di corsa, Charlie Whiting, scomparso due anni fa e il cui posto è stato occupato dall’australiano Michael Masi. 

 

“Episodi a dir poco opinabili”
“Penso che siamo troppo regolamentati – ha commentato Horner – ci sono regole sulla distanza di dieci lunghezze di auto, poi il giro di formazione non è un giro di formazione se c’è una ripartenza. Mi sembra che ci siano troppe regole. Mi sembra che oggi allo sport manchi Charlie Whiting. Mi dispiace dirlo, ma per l’esperienza che aveva…”. 

 

Il riferimento di Masi è poi andato alla penalità non data a Hamilton per l’infrazione con doppia bandiera gialla nelle FP3 e il conseguente impedimento a Nikita Mazepin, trasformata in reprimenda per Lewis e in 25 mila euro di multa per il team di Brackley: “Per Michael (Masi) e per i commissari è difficile – ha riconosciuto Horner – in particolare in questo tipo di circuito, per la quantità di detriti e di tipi di curve che ci sono. Ma è lo stesso per tutti. Ovviamente quasi tutte le decisioni sono andate contro di noi , come è stato a Doha un paio di settimane fa. E poi sabato abbiamo visto un paio di episodi che erano opinabili, a dir poco”.

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