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Max Verstappen, "il mio titolo è costato il divorzio". Papà Jos e mamma Sophie, strazio familiare

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Lorenzo Pastuglia
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“La vittoria di Abu Dhabi? Ho pianto nel giro di entrata. Le corse per me significano molto, sono tutta la mia vita, l'ultimo obiettivo”, ha confessato visibilmente commosso Max Verstappen domenica sera. Accompagnato per tutto il weekend a Yas Marina dal padre Jos e dalla madre Sophie Kumpen, entrambi ex piloti e separatisi nel 2008. Erano presenti anche la sorella Victoria Jane e la fidanzata Kelly Piquet, figlia del mitico campione Nelson. “Un momento che non dimenticherò mai, molto speciale per tutta la famiglia”, ha dichiarato il figlio pluripremiato. I suoi sforzi da ragazzo sono stati alla fine riconosciuti, nonostante un’infanzia non facilissima: “La mia famiglia ha dovuto vivere per me. Probabilmente sono costato il matrimonio a mio padre. A mia sorella mancavo sia io che lui, perché era sempre con me”.

 

 

Imparare dalle sconfitte
Max infatti ha trascorso gran parte della sua infanzia viaggiando con suo padre Jos sulle piste di go-kart, dando priorità anche alle corse rispetto agli studi: “Sono nato per correre, ma i miei genitori non mi hanno mai fatto pressioni, non hanno mai avuto bisogno di presentarmi. Quando cresci e vedi tutto quello che succede intorno a te, dici: 'Mi piacerebbe provare questo!’”. L’insegnamento di suo papà, piuttosto duro, si è rivelato fondamentale: “Un giorno lui mi disse ‘Saprai cosa significa perdere e ti farà male’ — ha concluso Max — Ho sempre vinto con i go-kart e quando perdevo piangevo, perché odio perdere. Penso che sia una buona mentalità, ma devi essere rispettoso della persona che ti picchia. Servono i momenti difficili per essere un pilota migliore”.

 

 

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