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Covid, non solo Eriksen e Aguero: calciatori e gravi problemi cardiaci, la drammatica pista che porta al virus

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Sergio Aguero ha comunicato il ritiro dal calcio giocato, mentre Christian Eriksen ha ufficialmente rescisso il contratto con l’Inter e non si sa se tornerà in campo dove le regole lo consentono a chi ha avuto il suo tipo di problema. El Mundo si interroga su cosa sta succedendo al cuore degli atleti e in particolare dei calciatori, chiamati a sostenere sforzi importanti nell’arco di una partita lunga 90 minuti.

 

 

Il sospetto del quotidiano spagnolo è che il Covid possa avere un ruolo nell’aumento di casi di questo genere. Solo negli ultimi tempi sono diversi i calciatori che hanno accusato dei malori improvvisi mentre erano in campo: Adama Trarre, attaccante 26enne dello Sheriff Tiraspol, a fine novembre contro il Real Madrid è uscito dopo essersi portato una mano al petto ed essersi steso a terra; Victor Lindeloff del Manchester United ha accusato un forte dolore al petto, a causa del quale per oltre 10 minuti la sua frequenza cardiaca è stata più alta del normale; Piotr Zelinski del Napoli ha avuto problemi respiratori ed è uscito dopo soli 20 minuti, indicando petto e collo e chiedendo aiuto ai medici.

 

 

Tutti e tre hanno effettuato dei test, da cui non è emersa alcuna anomalia. “Quello che abbiamo visto con il Covid - ha spiegato a El Mundo il dottor Manuel Marina - è che nei mesi successivi i pazienti sono più tachicardiaci, le loro pulsazioni rimangono 10 battiti più alte per un periodo compreso tra uno e tre mesi”.

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