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Formula 1, la profezia di Carlo Vanzini terrorizza la Ferrari: "La Red Bull? Fatico a crederlo". Forse...

Lorenzo Pastuglia
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“Il Mondiale 2022? Faccio fatica a credere che Red Bull e Mercedes non abbiano progettato vetture di qualità, ma starà alle altre stupire e provare a raggiungerle, anche perché entriamo nell’era del budget cap e, in teoria, la situazione dovrebbe andare a livellarsi”. Parola di Carlo Vanzini, che in un’intervista con OA Sport ha parlato della prossima stagione oramai alle porte: si partirà infatti il 20 marzo con il GP del Bahrain. Nell’anno del cambio dei regolamenti tecnici e sportivi, con le monoposto diverse e ritornate all’effetto suolo, “stiamo vedendo progetti e linee di pensiero completamente differenti — ha aggiunto la voce di Sky Sport F1 —. La Red Bull è molto diversa dalla Mercedes, mentre rispetto alla Ferrari sembra davvero agli antipodi. Meglio così, vedremo chi avrà indovinato la strada giusta, possibilmente evitando una nuova Brawn GP come accadde nel 2009 che ammazzò il campionato”.

 

 

 

E la Ferrari F1-75 di Leclerc e Sainz? “Diciamo pure che sono obbligati a fare bene — ha  detto Vanzini sempre a OA Sport —, Hanno lavorato a questo progetto ormai da anni, per cui hanno avuto tempo e modo di fare ogni minimo ragionamento. La speranza di tutti è che la F1-75 possa davvero essere competitiva, per il titolo meglio andare con i piedi di piombo, ma quantomeno essere in grado di lottare per vittorie di tappa e podi”. Mentre sui giovani oggi in griglia “ce ne sono 8-9, che, se coadiuvati da una macchina vincente, potrebbero davvero puntare al Mondiale in futuro — ha proseguito il commentatore — Ai tempi di Michael Schumacher, a parte i primi 5-6, gli altri non avevano lo status per poter ambire davvero a qualcosa di importante”.

 

 

Un commento quindi va sul calendario mondiale, quest’anno di 23 appuntamenti (con il GP di Sochi però da sostituire, dopo la sua cancellazione per l’invasione della Russia in l’Ucraina) e mai così corposo nella storia della F1: “Quando eravamo abituati ad avere 16 gare, se ne sbagliavi un paio eri già in grossa difficoltà. In questo modo ogni gara non ha più quel valore intrinseco, la rimonta è sempre possibile — ha detto Vanzini — La direzione presa è anche quella del business per cui il numero è arrivato a 23. Una sorta di Nascar, ma puntando alla Nazione specifica che ospita un appuntamento nel quale ci sarà da divertirsi e il vincitore non sarà scontato”. Le piste? “Vedremo Miami con una piscina in una curva, ma eravamo scettici anche su Baku che, alla fine, si è dimostrato un tracciato per gare sempre avvincenti — ha concluso la voce di Sky Sport — per cui non ci rimarrà che vivere la stagione, sperando che possa mettere in discussione lo spettacolo del 2021…”.

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