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Paralimpiadi a Pechino, l'Ucraina e lo sfregio a Vladimir Putin a tempo di record

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Avvio trionfale per l'Ucraina ai Giochi paralimpici invernali di Pechino con tre medaglie d'oro, due d'argento e un bronzo, tutte nel biathlon. In un'edizione segnata dall'invasione russa del suo Paese, il 33enne Grygorii Vovchynskyi ha conquistato il titolo nel Parabiathlon 6 km uomini categoria in piedi, gara che aveva già vinto a Sochi nel 2014, precedendo il tedesco Marco Maier di 45.8 secondi. Gli altri ori sono arrivati nella 6 km. con disabilità visive: Oksana Shyshkova si è imposta tra le donne e Vitali Lukianenko tra gli uomini, davanti ad altri due ucraini, Oleksandr Kazik, argento, e Dmytro Suiarko, bronzo. Due argenti sono arrivato nella 6 km categoria in piedi femminile dalla 28enne Liudmyla Liashenko, alla sua quinta medaglia paralimpica, e nella 6 km. categoria seduta grzie al 23enne Taras Rad. Per lui è la seconda medaglia paralimpica in carriera. A completare una giornata inaugurale delle Paralimpiadi speciale per gli ucraini è arrivato l'oro della statunitense Oksana Masters, nata in un Ucraina e adottata da un insegnante americano, nel Parabiathlon sprint categoria seduta. E' la sua quinta medaglia paralimpica e l'undicesima tra Giochi olimpici e paralimpici. Il team ucraino è arrivato faticosamente in Cina dopo l'invasione russa iniziata il 24 febbraio. Il presidente del Comitato paralimpico di Kiev, Valeriy Sushkevych, ha affermato che la presenza della rappresentativa a Pechino è "un simbolo che l'Ucraina è viva" ed è un "miracolo" che sia presente alle gare.

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