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Quincy Promes chiede la cittadinanza russa: l'unico europeo a farlo, una storia sconvolgente

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Quincy Promes, attaccante olandese dello Spartak Mosca, nello scorso novembre era stato accusato di essere stato il protagonista del tentato omicidio di suo cugino. Promes lo avrebbe accoltellato durante una festa. Ci sono anche delle intercettazioni telefoniche in cui lo stesso Promes, la notte successiva all'accoltellamento, avrebbe indirettamente ammesso ad alcuni parenti di aver compiuto il gesto: "Non potevo trattenermi. Scusa zia, perdonami, ma nessuno ci verrà a prendere" si legge. "Fortuna che non giro con armi da fuoco, altrimenti quel coso sarebbe finito pure peggio", si ascolta.

 

 

Dopo che le intercettazioni di Promes sono state rese pubbliche, l'avvocato del cugino del calciatore ha spiegato che, "queste sono le confessioni di Promes a sua insaputa. Racconta i fatti a suo padre, sua madre e una zia. È persino indignato per il fatto che suo padre si sia messo tra lui e suo cugino", rivela il legale. Quincy Promes, all’epoca tesserato con l’Ajax, fu accusato di omicidio colposo.

 

 

Pur negando le accuse a suo carico, il calciatore restò in carcere per due giorni. Dopo pochi mesi, nel febbraio 2021, Promes tornò in Russia, allo Spartak Mosca, squadra in cui aveva già militato dal 2014 al 2018. Le ultime intercettazioni telefoniche potrebbero far cadere tutte le tesi della difesa dell’attaccante olandese. Il processo avverrà il prossimo 31 marzo ad Amsterdam. Promes rischia ora una condanna pesante. Al momento è stato impossibile arrestarlo a causa del fatto che Promes vive a Mosca e forse anche per questo l’attaccante starebbe pensando alla cittadinanza russa: per evitare una pericolosa estradizione.

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