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Jannik Sinner, ritiro ad Indian Wells: un "generico malessere". Ora è mistero: cosa gli è successo davvero?

Lorenzo Pastuglia
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La sua salute non era buona, così mercoledì 16 marzo Jannik Sinner non è potuto scendere in campo per gli ottavi di finale di Indian Wells, nella sfida che lo vedeva di fronte a Nick Kyrgios. Addio dunque alle possibilità di vittoria del Master 1000, con il 26 australiano che giocherà ai quarti contro il vincente tra Rafa Nadal e Reilly Opelka. La notizia è stata data sull'account ufficiale del torneo californiano, che parla genericamente di "malessere" come motivo del forfait del giovane altoatesino. Per il 20enne di San Candido, allenato dal marchigiano Simone Vagnozzi e non più da Riccardo Piatti, il primo forfait in carriera prima di scendere in campo. Si era invece ritirato nel torneo di Vienna del 2020 contro Rublev per via delle vesciche.

 

Sinner, prossimo appuntamento a Miami
È probabile che il ritiro odierno di Sinner sia da mettere in collegamento con i problemi di stomaco accusati nel turno precedente contro il francese Benjamin Bonzi, che aveva battuto in tre set. Le ore intercorse tra i due incontri non hanno dunque consentito all'azzurro di recuperare completamente ed essere in condizione di competere contro un giocatore molto pericoloso. L'appuntamento dunque per verificare i suoi progressi, da quando Vagnozzi è il suo nuovo coach, è in programma tra 23 marzo e 3 aprile al prossimo Atp 1000 di Miami, dove Jannik dovrà difendere la finale dello scorso anno in cui perse contro Hurkacz.

 

Anche Berrettini ko: “Peccato, stavo recuperando la gara” 
Anche Matteo Berrettini, come Sinner, saluta la California dopo la sconfitta per 3-6, 7-6, 4-6 contro Kecmanovic: “Peccato perché stavo riuscendo a girarla – ha detto il romano dopo il match – anche se non stavo certamente giocando il mio miglior tennis. Sono riuscito a tirare fuori altre qualità, soprattutto mentali, vincendo le altre partite da ‘giocatore’, ma oggi purtroppo non sono riuscito a fare il break al terzo, e avrei dovuto breakkarlo anche un’altra volta, sull’1-1 al terzo”. E ancora: “Il match stava girando e ho fatto degli errori davvero banali — ha concluso il romano — Quando sbagli quelle palle lì, alla fine la partita è giusto perderla. Lui ha giocato molto bene, rispondeva tanto, il servizio era preciso, quindi tanti complimenti a lui. Io invece sono un po’ rammaricato, perché non ero partito bene, poi sono migliorato e… peccato”.

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