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Rai, la De Stefano: "Basta inquadrare le cosce. So di essere scomoda, ma...". Un terremoto: che testa fa saltare

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Alessandra De Stefano è la prima donna a dirigere RaiSport. La aspetta un lavoro tutt’altro che facile, quello di svecchiare il racconto calcistico del servizio pubblico. Intervistata dal Corriere della Sera, la De Stefano ha innanzitutto assicurato che non le servirà l’elmetto per lavorare in redazione: “Sono in Rai da trent’anni, mi scelse Gilberto Evangelisti: redattrice, inviata, autrice, cronista, vicedirettore. So di essere scomoda perché rivendico il diritto di scegliere chi va in video in base al merito e di privilegiare chi è bravo favorendo il ricambio”.

 

 

“Siamo troppo vecchi, a RaiSport”, ha ammesso la De Stefano. Il nuovo corso partirà con un appuntamento importante, quello dei playoff di qualificazione per il Mondiale di Qatar 2022. “Spoglieremo le partite dalle sovrastrutture - ha spiegato - basta collegamenti con studi che danno la linea ad altri studi: solo tribuna e campo. Restano Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro, bravi. A bordo campo va Tiziana Alla, voce del calcio femminile, cronista capace a cui il posto spettava da anni”.

 

 

Altra novità importante riguarda Paola Ferrari: “Non condurrà più i post partita e nemmeno il nuovo 90° Minuto ma un contenitore domenicale assieme ad altre giornaliste. Per me l’unico genere che conta è la bravura. Lo sport è maschilista, lo sappiamo. Il primo modo di cambiarlo è cambiare regia: che senso ha inquadrare sempre dal basso le donne per mostrare cosce, caviglie e scarpe? Togliamoci la maschera decorativa della femminilità, quel triste ‘è carina e anche brava’”.

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