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Ionut Radu, il dramma: la sorella morta a 14 anni. Quello che pochi sanno sul portiere dell'Inter

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Ionut Radu ha giocato la sua seconda partita stagionale contro il Bologna, a causa dell’infortunio agli addominali che ha fermato Samir Handanovic. Il portiere romeno, 24 anni, ha però vissuto una serata da incubo, che sarà difficile da dimenticare: con il risultato fermo sull’1-1 e l’Inter alla ricerca di un altro gol per superare il Milan in vetta alla classifica, Radu ha commesso il più grave degli errori.

 

 

Su un retropassaggio ha mancato la palla nel tentativo di girarla a un compagno e l’ha così lasciata a Sansone, bravo a pressarlo e poi fortunato a ritrovarsi nella situazione di far gol a porta completamente sguarnita. L’Inter ha così perso la partita per 2-1, perdendo un’occasione molto importante in ottica scudetto, quando ormai mancano solo quattro incontri alla fine del campionato. Dare tutte le colpe della sconfitta a Radu sarebbe ingeneroso (anche perché col pareggio sarebbe cambiato poco, ai nerazzurri serviva solo vincere), però è evidente che il suo errore è stato molto pesante.

 

 

D’altronde negli ultimi anni il portiere romeno non ha giocato quasi mai: dopo un anno e mezzo al top con il Genoa, è stato riacquistato dall’Inter ma è scomparso dai radar, finendo a fare panchina prima al Parma e poi proprio a Milano. Non ha invece mai giocato in Nazionale maggiore: con la Romania ha disputato soltanto un Europeo under 21, in cui però fu grande protagonista nel 2019, anno in cui svelò al mondo il dramma vissuto per la scomparsa prematura della sorella Emma, morta a soli 14 anni nel 2016.

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