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Guido Meda terremota la MotoGp: "Pazzesco, due ore fa erano qui con noi". Per Marc Marquez cambia tutto

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Se lunedì mattina il Ceo di Volkswagen, Herbert Diess, ha annunciato ufficialmente l’ingresso di Audi e Porsche in F1, nel pomeriggio è arrivata un’altra bomba direttamente dal paddock a Jerez, dove erano da poco terminati i test di MotoGP: la Suzuki si ritirerà dalla MotoGP alla fine della stagione. Una decisione bomba, data in anticipo da Autosport, mentre oggi, martedì 3 maggio, è atteso un comunicato dalla Casa di Hamamatsu, che ha lasciato tutti attoniti. Dal team manager Livio Suppo, ai piloti Joan Mir e Alex Rins, oltre a tutti i ragazzi della squadra, colti completamente di sorpresa e ai quali, scrive Gazzetta, la notizia è stata comunicata nel corso di una riunione collettiva straordinaria alla fine della giornata. 

 

 

Suzuki, secondo addio alla MotoGP dopo quello nel 2012
Dal comunicato che verrà emesso dalla Suzuki si capirà di più circa le motivazioni del team di salutare il Mondiale. Un addio che ha del clamoroso, se si pensa che solo due anni fa, nella stagione condizionata pesantemente dal Covid, Joan Mir riportava al successo Hamamatsu dopo 20 anni di digiuno, con il maiorchino che aveva strappato a 23 anni il suo secondo titolo della carriera: il primo in classe regina, dopo quello di Moto3 vinto nel 2017. E con entrambi i piloti quest’anno in lotta per le prime posizioni. Dopo la notizia data da Autosport, è arrivata la conferma da parte del team. Per la Suzuki è il secondo addio alla MotoGP: il primo alla fine del 2012, per poi rientrare nel 2015 sotto la guida di Davide Brivio. 

 

 

Mir alla Honda con Marquez, e Rins?
Con l’uscita del team, è già mercato-piloti su Mir e Rins. Il primo appare destinato alla Honda al posto di Pol Espargaró, e sarà compagno di squadra di Marc Marquez. Da capire il destino del secondo, con un possibile duello Ducati-Yamaha per accaparrarselo. Scioccato il team, scioccata la voce di Sky Sport MotoGP, Guido Meda, che su Twitter ha scritto così: “Pazzesco. Due ore prima Suppo scherzava con noi. Poi, per lui e per il suo gruppo di lavoro la doccia fredda. È molto giapponese il fare, è drastico il modo, ma non nuovo. Quando i conti non tornano, chiudono. Ci spiace tanto per tutto il meraviglioso team”.

 

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