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Verstappen e Red Bull imbattibili? Terruzzi: "Perché per la Ferrari è difficilissimo vincere ancora", la svolta tecnica

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Anche a Miami la Red Bull si è rivelata troppo forte, e quella vista a Imola non era un’anomalia: la RB18 di Milton Keynes è una monoposto completa e veloce, più smagrita dopo l’Australia e tornata affidabile post-ritiri del via a Sakhir e a Melbourne. Se i due campioni, Verstappen e Leclerc, non si discutono, la differenza a Miami è stata fatta ancora una volta dalle gomme. Come scrive Giorgio Terruzzi sul Corriere della Sera: migliore quella della Red Bull, soprattutto nella parte iniziale della gara, con pneumatici di mescola più tenera. Abbastanza per dare al campione del mondo un margine sufficiente per gestire prima e per contrastare, da una posizione favorevole, Leclerc nel finale, dopo l’illusoria Safety Car per la Ferrari. È Charles ancora in testa al Mondiale, ma è evidente al momento il vantaggio di Verstappen che ha vinto ogni corsa in cui non ha patito guasti. 

 

 

Ferrari-Red Bull, sfida a colpi di aggiornamenti 
Le evoluzioni tecniche che verranno portate a Barcellona, quindi, potrebbero dirci di più sul futuro dei due team di vertice. Dove capiremo di più sui frutti del vero lavoro di sviluppo sia da parte di Maranello che di Milton Keynes. Mentre sui duellanti là davanti — Leclerc e Verstappen — i dubbi sono inesistenti. A Miami, però, erano in gioco le reputazioni anche di Sainz e Pérez, con il primo che ha dato una lezione al secondo, tenendolo dietro nonostante una inferiorità ancora una volta gommistica. 

 

L’impressione vista finora, per Terruzzi, è che con questa Red Bull sia difficilissimo vincere le gare. Il fatto è che Milton Keynes, così come questa Ferrari, offrirà a breve un doppio lifting. Due colpi di reni che daranno il primo verdetto pesante a una sfida comunque tiratissima. Per i verdetti, però, è ancora presto.

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