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Leao via dal Milan? "L'unico big non blindato", pesanti indiscrezioni sull'uomo-scudetto

Federico Strumolo
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Ha trascinato il Milan alla conquista dello scudetto e vinto il premio di miglior giocatore del campionato. Insomma, nelle ultime settimane Rafael Leao è diventato quel fenomeno che Paolo Maldini aveva intravisto nel talento un po' discontinuo che giocava nel Lille. Tanto da acquistarlo nell'estate del 2019, la sua prima da direttore tecnico del club, per 22 milioni di euro (più il cartellino del difensore Tiago Djalo) e affidargli gran parte del peso dell'attacco rossonero. Adesso, però, quella stessa dirigenza si trova davanti a un bivio: fare di tutto per rinnovargli il contratto, accettando le sue laute (ma motivate) richieste, o venderlo subito per iscrivere a bilancio una straordinaria plusvalenza, aumentando il tesoretto da investire sul mercato. L'attuale intesa (da 1,4 milioni netti a stagione), dopotutto, scade nel 2024 e se non dovesse arrivare la fumata bianca per il prolungamento, la questione rischierebbe di trasformarsi in una grana. Perché già l'estate prossima, a un anno dalla scadenza del contratto, il Milan non potrebbe incassare i soldi che guadagnerebbe nella sessione di mercato pronta a partire.

INCUBO SCADENZA - Trovare la valutazione giusta per uno straordinario talento di 22 anni, capace di decidere il campionato siglando 3 gol e 6 assist nelle ultime 6 partite di campionato (in totale, tra tutte le competizioni, in stagione sono 14 reti e 12 assist), è esercizio complicato, ma quel che è certo è che nel contratto di Leao è presente una super clausola da 150 milioni. Ora, pensare che un club europeo possa investire così tanti soldi per il portoghese è difficile, ma cosa farà Maldini nel caso in cui dovesse arrivare una ricca offerta al Milan? I casi di Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu, partiti a zero l'estate scorsa senza però indebolire l'organico, possono tranquillizzare i tifosi, ma è evidente che perdere anche Leao per poco o nulla sarebbe un duro colpo per la piazza. La sensazione, quindi, è che la dirigenza proverà ad accelerare nelle prossime settimane, cercando l'intesa con l'entourage del giocatore (come fatto con Theo Hernandez, che a febbraio ha prolungato il contratto fino al 2026, con un aumento a 4,5 milioni all'anno). Club che, tra l'altro, sta seguendo da vicino anche la questione della causa tra Leao e lo Sporting, sua ex squadra. È stata confermata la sentenza che condanna la stella del Milan a risarcire la società di Lisbona per ben 16,5 milioni, per le irregolarità commesse durante il suo passaggio al Lille nel 2018 (quando Leao rescisse unilateralmente il proprio contratto, come altri otto compagni, avvalendosi della giusta causa, dopo che gli ultrà portoghesi furono protagonisti di una violenta irruzione nel centro di allenamento della squadra).
Per Maldini, quindi, non ci sarà molto tempo per festeggiare, ma dovrà subito tornare al lavoro. E come Leao, ci sono altri due stupefacenti talenti che potrebbero presto rinnovare: Fikayo Tomori (24 anni) e Pierre Kalulu (21). Il centrale inglese, leader della difesa di Stefano Pioli, ha un contratto fino al 2025 (guadagna 2 milioni), ma si trova talmente bene a Milano che i colloqui per prolungare l'intesa sono già avanzati (allungando la scadenza al 2027).

 


RIVELAZIONE KALULU - Kalulu, invece, è la più grande rivelazione del campionato e il club gli adeguerà lo stipendio attualmente di circa 500mila euro a stagione - allungando l'intesa che scade nel 2025. Il procuratore del francese, Eduardo Marinho, è volato a Milano per festeggiare il successo del suo assistito e ieri ha incontrato la dirigenza a Casa Milan. Per la fumata bianca bisogna ancora sistemare qualche dettaglio, ma la volontà reciproca è di continuare insieme. D'altronde, la bellezza di questo Milan è che sta crescendo di pari passo con le sue stelle, che da giovani talenti si sono trasformati in campioni.

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