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Ferrari, il segreto inconfessabile che può fare saltare tutto: cosa accade ai motori

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Il vero nemico della Ferrari resta l'affidabilità. Nonostante la vittoria di Charles Leclerc in Austria, la Rossa rischia grosso proprio nel momento più importante della stagione. Come è noto la rottura di Sainz è perfettamente sovrapponibile a quella di Leclerc a Baku e a quelle che quest'inverno, come ricorda ilCorriere, si verificavano in prova. Un campanello d'allarme non da poco che rischia di mandare in aria tutti i piani della Ferrari proprio nel momento in cui è scattata la rincorsa alla vetta della classifica del Mondiale. Per Mattia Binotto non c'è una soluzione rapida. L'unico modo per riscrivere il capito affidabilità è quello di mettere mano a dei pezzi nuovi che però porterebbero delle penalità.

 

 

L'unità di Sainz, come hanno rilevato i tecnici, sarebbe esplosa due volte prima di dare il via all'incendio che ha inghiottito la monoposto dello spagnolo. Il capo della Gestione sportiva della Ferrari però non vuol sentir parlare di rischi, per la casa di Maranello la vera partita si deciderà nei prossimi gran premi con un un duello tra Leclerc e Verstappen fino alla fine: "Sarà una stagione tirata, nelle prossime cinque gare non si decide tutto. Solo alla fine si tireranno le somme.

 

 

Abbiamo spinto forte sulle prestazioni sapendo che le power unit sarebbero state congelate fino al 2026. Sono fiducioso anche pensando alle prossime stagioni". Insomma la sfida resta apertissima e la classifica del mondiale si fa sempre più corta. Ma i problemi di affidabilità dei propulsori Ferrari vanno risolti davvero in fretta. 

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