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Juventus, mercato aggressivo ma sostenibile: scudetto ad ogni Kostic

Claudio Savelli
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Max Allegri fatica a comporre una ricetta stellata anche se i dirigenti stanno sviluppando tutti gli ingredienti necessari. Certo, le tempistiche non sono ideali, alcuni giocatori chiave stanno arrivando alla vigilia del campionato o arriveranno quanto sarà iniziato, ma il mercato è così: facile a dirsi, difficile, se non impossibile, a farsi. Però se la Juventus in campo ancora non gira, tra le scrivanie finalmente tutto torna. Impossibile stabilire ora se basterà per tornare a vincere lo scudetto ma l'impressione è che dopo anni di confusione ora gli affari hanno un senso. E che l'obiettivo possa diventare una conseguenza, non una cieca pretesa agostana.
Arrivabene e Cherubini, alla seconda estate di loro gestione, stanno raggiungendo gli obiettivi che erano prefissati: vendere i giocatori con gli ingaggi più pesanti e acquistare cogliendo buone opportunità. Per la prima parte della missione servire strategia e pianificazione, per la seconda creatività, tempestività e capacità di trattare. Sembrano esserci entrambe, dopo gli anni bui con Paratici al tempo.

 


I CONTI TORNANO - Tutto è iniziato con la rinuncia a Dybala, il cui ingaggio stato sarebbe uno di quelli di cui liberarsi: un controsenso. A quelle cifre è arrivato Vlahovic (7 milioni netti all'anno), a fronte di 81 milioni alla Fiorentina per il cartellino, ma nella consapevolezza che per una punta 22enne di prospettiva si tratta di un investimento, non di un costo. Pian piano, la Juve ha iniziato a sistemare una rosa sgangherata, costosissima e con numerosi ruoli scoperti, figlia di scelte sbagliate stratificate negli anni dell'eldorado, dove si pensava tutto possibile. Per la prima volta dopo le stagioni di sbornia si è pensato a vendere prima che a comprare. La Juve ci sta riscendo a differenza delle rivali di serie A che non hanno ceduto o non sono ancora state capaci di farlo. Così i conti tornano: 98,6 milioni incassati a fronte di 89,5 spesi, una differenza di 9,1 milioni. Kostic costerà 13 più 4 di bonus, dunque lo scarto diventa di 4 milioni, al netto dei bonus. Ma dopo De Ligt (venduto per 67 milioni al Bayern), Demiral (riscattato dall'Atalanta per 20), Mandragora (alla Fiorentina per 8,2) e Vrioni (giovane dell'Under 23 acquistato dal New England per 3,5), è possibile sia ceduto a titolo oneroso anche Rabiot al Manchester United: secondo i media inglesi, l'accordo è stato trovato a 15 milioni più 3 di bonus, il che riporterebbe i conti della sessione in attivo di oltre 10 milioni. Da Bernardeschi, Dybala, Ramsey e Chiellini non è arrivato nulla in cassa ma il monte ingaggi ha potuto rifiatare: guadagnavano tutti da 3 milioni netti all'anno ai 7,5, per 21,5 milioni complessivi, circa 35 lordi. A questi ci vanno aggiunti gli 8 di De Ligt, circa 12 lordi, ei 5 che guadagnava Morata durante il prestito, circa 8 lordi: altri 20. Dovessero partire anche Arthur (5 netti) e Rabiot (7 netti), il mercato in uscita diventerebbe perfetto e il risparmio di ingaggi diventerebbe corposo, anche se in buona parte è già stato occupato da Pogba (7), Di Maria (6) e Bremer (5).

 

BREMER L'ECCEZIONE? - L'altra differenza rispetto al passato è che i nuovi arrivati ​​non sono casuali ma si collocano nelle caselle di un sistema di gioco, il 4-3-3. Unica eccezione è Bremer che infatti ha già mostrato qualche difficoltà. Ecco, il centrale brasiliano è stato forse strapagato (41 milioni più 8 di bonus più 3,5 di oneri) ma è il dazio ad un mercato istintivo. Era un'occasione da prendere o lasciare. Vale lo stesso per Kostic, che non era nei programmi iniziali: 17 milioni complessivi sono più di quel che si sperava per un giocatore in scadenza nel 2023 ma serviva un esterno e di meglio a quelle cifre evidentimente non si poteva trovare. Stesso discorso per Depay. Il Barcellona deve cederlo per iscrivere i suoi nuovi, al punto che è disposto a regalare il cartellino. La Juve è in contatto con l'avvocato Sebastien Ledure, lo stesso che ha curato il ritorno di Lukaku all'Inter, perché Morata è irraggiungibile e l'alternativa Muriel è in orbita Newcastle. I 5 milioni netti di ingaggi sono accessibili grazie al Decreto Crescita, che pretende almeno un biennale: ad un 28enne si può concedere. Depay è una punta ma tende a giocare sul lato sinistro del campo, dunque può sostituire Vlahovic o affiancarsi ad esso al posto di un'ala classica. Così il reparto sarebbe al completo: tre innesti a ridotti prezzi. Si può sempre fare di meglio ma di meglio sta facendo questa Juventus rispetto alle precedenti. 

 

 

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