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Serie A, ecco perché questa Roma ha tutto per lo scudetto

Claudio Savelli
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José Mourinho non ha mai allenato una squadra più giovane di questa Roma. La rosa ha un'età media di 24,9 anni, come il Bologna e il Torino che non hanno ambizioni europee, figurarsi da scudetto. È più giovane del Sassuolo, società che trasforma i talenti in soldi e i soldi in altri talenti da vendere. Ha un'età inferiore a tutte le altre grandi, anche del Milan campione d'Italia (26,5 anni) la cui formazione titolare prevedeva e prevede un solo ed eventuale over 30. La Roma ne schiera due, Smalling (32) e Rui Patricio (34), ma ne ha acquistati altri due Wijnaldum (31) e Matic (34) per completarsi e diventare una squadra da scudetto. Lo può diventare se la ciliegina - Dybala - garantirà continuità, perché sul resto non ci sono dubbi. E Mourinho lo sa, anche se ripeterà il contrario per tutta la stagione.

 

 

 


Non ha mai allenato una squadra così giovane e qualche anno fa nemmeno gli sarebbe piaciuta, ma ora è cambiato. Questa Roma gli piace perché è facile da schierare, nessuno è più fuori ruolo, dunque non richiede più esperimenti e sistemazioni continue. Disposta nel 3-4-2-1, la formazione non presenta difetti strutturali. Ognuno è al suo posto e le qualità dei singoli si completano. Smalling garantisce copertura a due marcatori puri come Mancini e Ibanez - a dir la verità, dalla loro crescita dipendono le ambizioni della Roma-, Cristante è il garante dell'equilibrio, Pellegrini offre creatività e personalità, Karsdorp dà ampiezza mentre Spinazzola salta l'uomo, Zaniolo offre gli strappi mentre Dybala lega il gioco e Abraham affonda in profondità. C'è tutto quel che serve, infortuni permettendo.

 

 


La mentalità, poi, arriva dalla vittoria della Conference, promemoria per tutte le italiane sul valore di un trofeo per una squadra in formazione, molto più alto di un piazzamento in campionato. La vittoria sulla Salernitana accende i riflettori di Roma sulla Roma: ora i giallorossi dovranno dimostrare di saper convivere con attenzioni e aspettative che lo scorso agosto non avevano. In ogni caso la squadra di Mou è diversa rispetto ad un anno fa, sa gestire anche il minimo vantaggio senza paura. Molte altre cose, invece, non sono cambiate. Radu, ad esempio, commette errori clamorosi nella Cremonese come nell'Inter e omaggia la Fiorentina della vittoria. La Lazio continua la sua crescita sia mentale sia di gioco, e così supera il Bologna nonostante un'intera partita in dieci uomini. Immobile continua a segnare. E Dazn continua a non funzionare come dovrebbe anche se il prezzo  è aumentato.

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