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Regina Elisabetta, lo sfregio allo stadio: il coro della vergogna

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Che in Irlanda qualcuno non abbia pianto per la morte della Regina Elisabetta non deve stupire, visto la storica rivalità tra le due Nazioni, con annessa questione di Belfast sconfinata in tragici atti di terrorismo durati decenni. Ma quanto accaduto giovedì sera sugli spalti del Tallaght Stadium di Dublino, in occasione del match di Conference League tra i padroni di casa dello Shamrock Rovers e gli svedesi del Djurgardens (finito, giusto per la cronaca, con un ben poco emozionante 0-0) va oltre i limiti della decenza e del buon gusto.

 

 

 

I tifosi irlandesi hanno pensato bene di esibirsi in un coro macabro, cantando a squarciagola il motivetto "Lizzy's in a box", ovvero Elisabetta è in una cassa. con tanto di festosi "la la la la" ad accompagnare le voci e battimani ad effetto. Quanto accaduto a Dublino non è certo l'unica mancanza di rispetto nei confronti della sovrana. Mentre la Premier League ha deciso di rinviare tutte le partite in segno di lutto, in Europa League i tifosi dello Zurigo, che ospitava gli inglesi dell'Arsenal (guarda caso, insieme al West Ham una delle squadre che godevano di simpatie da parte di Elisabetta) durante il minuto di silenzio hanno bombardato lo stadio a suon di fischi e sonori "buuu". 

 

 


Ma il fondo (del bicchiere) l'ha forse toccato Santiago Cuneo, conduttore del programma tv argentino Cuneo del Mediodia, che in diretta ha pensato bene di brindare a champagne per la morte della Regina, insultandola: "È morta la vecchia di me***, figlia di pu***. È finita una volta per tutte". La vendetta, freddissima, per la guerra delle Falkland-Malvinas di inizio anni 80, persa dagli argentini contro gli inglesi: "Gli ho promesso che avremmo brindato quando questa spazzatura britannica fosse morta, questa sporcizia di Lucifero. Stiamo festeggiando. È stato un tormento. Questo ammiratore di Hitler è finalmente giunto al termine". 

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